Mediaset – Giudizi degli analisti “Neutral” dopo piano. Titolo in rosso (-2,3%)

Reazione negativa del titolo Mediaset alla presentazione di ieri delle linee guida e dei target finanziari al 2020. Intorno alle 16:30 il titolo perdeva alla Borsa di Milano circa 2,3 punti percentuali, attestandosi a 4,11 euro.

I principali analisti che offrono copertura sul titolo hanno aggiornato stime e raccomandazioni, assumendo  quasi all’unanimità una posizione neutrale.

In dettaglio, per gli analisti di Equita Sim è “positivo l’obiettivo di ridurre le perdite nella pay-tv ed il focus sul crossselling per migliorare la quota della pubblicità e sulle efficienze. C’è spazio per alzare il target e le stime dal 2018-20, sul 2016-17 incideranno ancora le perdite della pay-tv”.

Icbpi sottolinea invece che “La presentazione di ieri ha fornito indicazioni positive su strategie e interventi per migliorare ulteriormente il posizionamento nel mercato pubblicitario italiano. Le assunzioni sulla dinamica di mercato ci sembrano piuttosto conservative e dovrebbero controbilanciare i rischi sul raggiungimento del target di market share”.

Secondo Macquarie Capital, le linee strategiche sono “credibili” ma il piano “manca di dimensione internazionale” e gli obiettivi di miglioramento delle quote pubblicitarie si basano sull’assunzione che Discovery freni la sua crescita, che fallisca il progetto della piattaforma di pubblicità AdSmart di Sky e che Vivendi non diventi un competitor.

In Mediobanca Securities gli analisti credono invece che “la piattaforma multimediale di Mediaset con l’indiscussa leadership nella tv, nella radio e nell’online consente al gruppo di difendere e forse aumentare ulteriormente la sua quota nella pubblicità”. Gli esperti di Piazzetta Cuccia segnalano anche che “il track record nell’implementare i target di efficienza è storicamente solido”.

Gli esperti di Banca Akros, prevedono infine che “lo scenario disegnato dal management di Mediaset può avere un impatto significativo sulle stime 2019-20 con il ridimensionamento di Premium senza i diritti del calcio”.