Generali – Un gruppo a forte vocazione internazionale

In questo articolo viene presentata una disamina sulla composizione geografica dei premi lordi raccolti da Generali e sul contributo di ciascuna area in cui il Leone di Trieste opera al risultato operativo totale in base ai dati 2016, alla luce della ristrutturazione internazionale che la compagnia ha annunciato e che sta implementando.

La tabella seguente mostra la ripartizione geografica dei premi lordi raccolti da Assicurazioni Generali e il contributo al risultato operativo consolidato di ciascuna area in cui il Leone di Trieste è presente sulla base dei dati a fine 2016.

La prima cosa che salta all’occhio dalla tabella è la forte vocazione internazionale della compagnia triestina, caratteristica più volte rimarcata anche dai propri vertici.

Nel dettaglio, la raccolta premi totali arriva per oltre il 65% dall’estero, mentre il risultato operativo totale deriva per quasi il 60% oltreconfine. Da questi numeri si evince un’inferiore redditività delle attività estere rispetto a quella nazionale, sulla quale la compagnia vuole incidere.

Analizzando i dati per singole aree geografiche, si nota che da Italia, Germania e Francia derivano il 72% dei premi raccolti complessivi per un totale di 50,7 miliardi, mentre in termini di risultato operativo i tre Paesi rappresentano oltre il 75% per un totale di 3,6 miliardi. Da segnalare che all’Italia fa riferimento la quota maggiore. Più volte il management ha sottolineato la strategicità di questi tre Paesi per il Gruppo.

Un contributo rilevante viene dall’area Emea, da cui provengono premi lordi per 10,6 miliardi, con un peso del 15 per cento. Significativo anche l’apporto in termini di risultato operativo, per un ammontare di 0,9 miliardi e un peso del 17,9 per cento. I Paesi ricompresi in quest’area sono Austria, Belgio, Grecia, Guernsey, Irlanda, Olanda, Portogallo, Spagna, Svizzera, Tunisia, Turchia e Dubai. Tra questi Paesi più di un terzo della raccolta premi deriva da Austria, Spagna e Svizzera, mentre in termini di risultato operativo essi rappresentano oltre l’85 per cento. In quest’area i potenziali Paesi poco redditizi da cui la compagnia triestina intenderebbe uscire sono stati individuati in Belgio, Olanda e Portogallo.

Buono anche il contributo dei Paesi Cee, a cui fa riferimento una raccolta premi lordi di 3,5 miliardi, che rappresenta circa il 5% del totale, mentre in termini di risultato operativo l’apporto è pari a 0,5 miliardi, il 9,5% del totale. Quest’area include Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria, Slovacchia, Serbia, Romania, Slovenia, Bulgaria e Croazia.

L’Asia e il Sud America rappresentano il 5,5% della raccolta premi totale per 3,8 miliardi e contribuiscono per 0,2 miliardi al risultato operativo con un peso del 3,4 per cento. Il Leone di Trieste in Asia opera in Cina, Indonesia, India, Hong Kong, Vietnam, Thailandia, Filippine, Malesia e Giappone. In America Latina, invece, la compagnia triestina è presente in Argentina, Brasile, Colombia, Cile, Ecuador, Guatemala e Panama. In quest’ultima area Generali non considererebbe più strategiche Colombia, Panama ed Ecuador mentre intendono rafforzarsi in Argentina e Brasile. L’Asia invece è una delle aree considerate più promettenti con un particolare focus sulla Cina, dove il Leone di Trieste intende crescere anche tramite acquisizioni.

Facendo una disamina in termini di rapporto tra risultato operativo e premi totali, si evidenzia che la performance migliore viene realizzata dai Paesi Cee (13,2%), seguiti da Sud America, Italia ed area Emea, tutti con perfomance sopra l’8 per cento. Risultati nettamente superiori rispetto al rapporto totale di Gruppo, pari al 6,8 per cento. Germania (5,2%) e Francia (6,4%), invece, presentano livelli inferiori rispetto al totale consolidato. In queste due aree, considerate strategiche, Generali intende recuperare efficienza tramite una riorganizzazione, che potrebbe comprendere un taglio dei costi.