Enervit – Al servizio dello sport e del benessere

Tra i pionieri italiani degli integratori alimentari sportivi, l’azienda lombarda ha archiviato l’esercizio 2016 con una marginalità operativa e finale in deciso recupero, dopo avere dismesso il ramo d’azienda Vitamin Store, mantenendo comunque alcuni vantaggi distributivi e commerciali. Forte di un polo produttivo all’avanguardia tecnologica e quasi del tutto automatizzato, la società oggi è concentrata sulla produzione, vendita in store specializzati e sugli scaffali della Gdo, puntando non da ultimo sull’espansione all’estero. Il positivo andamento dei fondamentali è stato apprezzato dal mercato. Il titolo negli ultimi 12 mesi ha infatti sovra-performato del 21% circa il benchmark (+14%) guadagnando oltre il 35 per cento.  

“Offrire alimenti per soddisfare i bisogni specifici di chi pratica sport e di chi è attento al proprio benessere, divenire in altri paesi un punto di riferimento nella nutrizione per il wellness e per lo sport”: sono questi i principali driver su cui punta Enervit, realtà da sempre impegnata attivamente nelle esigenze di chi pratica sport ed è attento al proprio benessere con alimenti e integratori in grado di soddisfare bisogni specifici.

Con un giro d’affari 2016 a oltre 54 milioni e un Ebitda margin superiore all’11%, il gruppo lombardo ha chiuso la passata gestione con un utile netto di 2,4 milioni, remunerando gli azionisti con un dividendo di 0,08 euro di cui 0,03 a titolo straordinario per i 40 anni del marchio.

Attraverso il marchio Enervit®, è stata fornitore ufficiale della Nazionale di Rugby e dell’Armani Jeans Olimpia Basket di Milano, mettendo inoltre la propria esperienza al servizio di eventi e atleti che hanno costruito e tutt’ora sono la storia dello sport.

Il gruppo

ll gruppo Enervit è attivo nel mercato dell’integrazione alimentare sportiva e della nutrizione funzionale, attraverso la ricerca, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di alimenti e integratori in grado di soddisfare i bisogni specifici di chi pratica sport e di chi è attento al proprio benessere. I principali prodotti vengono esportati con i marchi Enervit, Enervit Gymline Muscle, EnerZona ed Enervit Protein.

Le origini della società risalgono al 1954, anno in cui Paolo Sorbini, padre di Alberto  e Giuseppe Sorbini rispettivamente attuali presidente e amministratore delegato e amministratore delegato, avvia il laboratorio farmaceutico Also Laboratori, unendo all’attività commerciale quella industriale. Nel 1972 costruisce nel comasco lo stabilimento di Zelbio, tuttora sede produttiva di Enervit, che garantisce processi produttivi di altissimo livello, a cui nel 2016 si è aggiunto l’impianto di Erba.

La prima linea di prodotti dietetici viene lanciata nel 1982 con i sostitutivi del pasto “Enervit Protein”, anno che coincide con i successi dei due atleti azzurri, Sara Simeoni e Francesco Moser, seguiti dall’Equipe Enervit. Negli anni ’90, continua il suo percorso, mentre nel 2000 grazie alla collaborazione con il Dottor Barry Sears (ideatore della Dieta Zona) nasce il marchio EnerZona, linea di prodotti studiati appositamente per raggiungere il benessere fisico.

Oggi Enervit è diventata un punto di riferimento per chi, attraverso la scelta di un equilibrato programma alimentare e di corretti schemi di integrazione, abbinati ad una sana attività fisica, desidera migliorare la propria efficienza, ma anche raggiungere e mantenere il benessere, la linea e la salute.

I mercati esteri: un driver di crescita

Enervit punta a crescere all’estero, dove già esporta in oltre 20 mercati. Al fine di rafforzare la propria presenza nei mercati con interessanti prospettive di sviluppo per i propri prodotti, nel marzo 2016, è infatti entrata nel mercato spagnolo attraverso una joint venture con la società spagnola Laboratorios Farmaceuticos Rovi Sa quotata alla Borsa di Madrid. Inoltre, nello stesso anno ha acquisito il 10,4% del distributore svedese Slorfeldt Trading.

Per l’Italia, al posto dei negozi tradizionali ha puntato sui Nutrition Center, veri e propri centri di supporto e consulenza nella scelta e l’uso corretto di integratori alimentari.

Fondamentale l’attività di ricerca e sviluppo

Enervit è un’azienda fondata sulla ricerca, con un centro che opera in perfetta sinergia con l’Equipe Enervit e collabora con tutti i rami della scienza nutrizionale e del mondo dell’integrazione per lo sport e la vita attiva, sfruttando le sinergie e le collaborazioni attivate da anni con le più importanti università italiane e i centri di ricerca internazionali, nonché i rapporti stretti con l’ambito sportivo olimpionico, professionistico e amatoriale.

Enervit, afferma infatti il presidente Alberto Sorbini “è da sempre attenta al benessere delle persone. Ricerca, sviluppo, qualità e territorio sono le parole chiave per garantire un elevatissimo livello qualitativo, sostenuto dal nostro know-how”.

Fatturato e margini operativi in crescita nel 2016

Nel 2016 il gruppo Enervit ha conseguito ricavi pari a 54,4 milioni, in progresso del 3,8% rispetto all’anno precedente.  Nel dettaglio, l’unità di Business Italia (82,3% del totale) evidenzia una crescita del 3,7% e l’unità Business Internazionale (11,1%) un progresso dell’83,4 per cento.

Al contrario, il Business Conto Terzi (3,2% del totale) riporta una contrazione del 45,5%, così come il Business Vendita Diretta (3,4% del totale) diminuisce del 32,2 per cento, quest’ultima soprattutto in relazione alla cessione del ramo d’azienda ex Vitamin Store avvenuta nel primo trimestre del 2016.

L’Ebitda segna un progresso del 68% a 6 milioni, beneficiando non solo dell’evoluzione positiva delle vendite, ma anche della riduzione dell’incidenza dei costi operativi, passata dal 92,6% del 2015 all’89,8% del 2016. L’Ebitda margin, infatti, è aumentato di oltre quattro punti percentuali, raggiungendo l’11,1 per cento.

Il significativo aumento dell’Ebitda si è a sua volta riflesso sull’Ebit, più che raddoppiato a 3,9 milioni e con il relativo margine passato dal 3,4% del 2015 al 7,2% del 2016. Il tutto nonostante ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni saliti rispettivamente del 14,3% a 1,9 milioni e del 71,2% a 0,2 milioni.

L’utile netto da attività in funzionamento si attesta a 2,4 milioni (1 milione nel 2015), mentre l’utile netto cifra in 2,4 milioni rispetto agli 0,2 milioni dell’anno precedente. Tuttavia, si segnala che il 2015 recepiva oneri straordinari legati a dismissioni da dismissioni per oltre 1 milione.

La struttura finanziaria si conferma solida

Sul fronte patrimoniale, il gruppo ha riportato una liquidità finanziaria netta di 2 milioni, da un indebitamento di 0,9 milioni di fine 2015, grazie al flusso di cassa generato dall’attività operativa per oltre 7 milioni, assorbito per 3,7 milioni dagli investimenti dell’esercizio e per 0,5 milioni dai dividendi corrisposti in corso d’anno.

Le proiezioni per i prossimi 2 anni

Dopo la crescita del fatturato riportata nel 2016, le stime di consensus raccolte da Bloomberg riportano un sostanziale consolidamento del giro d’affari nel biennio 2017-2018, con un fatturato consolidato che dovrebbe raggiungere i 58,4 milioni nel 2018, con tassi di crescita vicini al 4 per cento.

Relativamente all’Ebitda, gli analisti stimano che si manterrà nell’intorno dei 6 milioni, in linea con il dato del 2016.

Anche L’Ebit dovrebbe mantenersi sui livelli riportati nel 2016, nell’ordine dei 4 milioni.

L’Ebitda margin, dopo l’aumento di oltre quattro punti percentuali all’11,1% registrato nel 2016, dovrebbe confermarsi su questi livelli nel biennio successivo.

Analogo discorso vale per l’Ebit margin, che nel 2017 dovrebbe esprimersi al 7,4% e nel 2018 al 7,6%, rimanendo sostanzialmente allineato al 2016.

ll confronto con i peer

Nelle tabelle che seguono analizziamo l’andamento del gruppo Enervit comparato con quello dei competitor. Più in particolare, sono stati proposti i principali aggregati di conto economico e i relativi indicatori suddivisi fra il passato e il futuro.

Nel primo caso sono stati riclassificati gli ultimi tre bilanci ufficiali delle società che più si avvicinano a Enervit come ambito di operatività, ciascuna con le proprie peculiarità ma che al loro interno hanno ampliato l’attività dedicata agli integratori alimentari.

Il futuro, dal 2017 al 2018, è stato invece esposto prendendo le stime degli analisti presenti su Bloomberg.

Ricavi 2014-2016 caratterizzati da una timida crescita

Negli ultimi tre anni Enervit ha messo in luce una crescita media annua dei ricavi piuttosto stabile e pari al +0,8%, ma nettamente inferiore rispetto a quella dei peer (+11,4%).

L’unico peer che presenta un Cagr sostanzialmente in linea con Enervit è Valsoia (+0,3%).

Tutte le altre, invece, presentano tassi di crescita significativamente superiori. Tuttavia, è da segnalare che un grosso contributo alla crescita è derivata dal consolidamento di alcune società acquisite nel periodo preso in esame.

Per quanto riguarda la lettura dei dati prospettici, per Enervit le stime evidenziano una crescita media annua del 3,7%, poco lontana dalla mediana dei peers (+4,4%).

Ebitda ed Ebit, in ripresa nel passato, si consolidano nel futuro

Enervit evidenzia nel triennio 2014-2016 un progresso dell’Ebitda con un Cagr del +4%, grazie alla crescita dei volumi produttivi e alla progressiva riduzione dell’incidenza dei costi operativi. Tuttavia, l’aumento è di molto inferiore rispetto alla mediana dei peer (+16,6%).

Valsoia e Parmalat presentano un andamento dell’Ebitda inferiore rispetto a quello di Enervit. Al contrario, Whitewave Foods e Wessanen hanno registrato performance  superiori. Questo perché sull’andamento di queste ultime ha influito, oltre alla crescita dei volumi produttivi, anche il consolidamento di società acquisite nel periodo analizzato.

Per Enervit, la ripresa della marginalità operativa lorda si è riflessa a sua volta sull’Ebit, che soprattutto nel 2016 è risultato raddoppiato rispetto al 2015. In termini di confronto con i peers, valgono le stesse considerazioni fatte per l’Ebitda.

In merito alla lettura dei dati futuri, l’Ebitda e l’Ebit di Enervit si manterranno sostanzialmente stabili rispettivamente in area 6 milioni e 4 milioni, sia nel 2017 sia nel 2018, con un Cagr atteso comunque al di sotto della mediana dei peers.

I margini reddituali dovrebbero mantenersi stabili su buoni livelli

L’Ebitda margin di Enervit nel 2016 è stato pari all’11,1%, riportandosi sui livelli del 2014 e risultando superiore rispetto alla mediana dei peer (9,8%). La stabilizzazione del fatturato e dell’incidenza dei costi operativi dovrebbe consentire all’indicatore di rimanere su questi livelli e anche in linea con la mediana dei peers.

Anche l’Ebit margin dovrebbe mantenersi fermo nell’intorno del 7 per cento. Tuttavia, l’indicatore dovrebbe essere inferiore rispetto alla mediana dei peers, pari a circa il 9,6% nel 2017 e al 10,2% nel 2018.

Enervit tratta a sconto rispetto ai multipli

Se si considera il P/E si nota che Enervit tratta a sconto del 22,2% nel 2017 rispetto ai peers, mentre per il 2018 il dato non è disponibile. In riferimento all’EV/SALES, nel 2017 lo sconto è del 31,2% rispetto alla mediana dei peers, mentre nel 2018 è del 33,3 per cento.

Per quanto riguarda l’EV/EBITDA si evince che lo scostamento è del 35,1% nel 2017 e del 31,8% nel 2018. In merito all’EV/EBIT, nel 2017 lo sconto è del 28,2% mentre nel 2018 il multiplo è inferiore del 22% alla mediana dei peers.

Analisti – lo specialist suggerisce l’acquisto

Enervit  è seguita da Esn (partnership di Banca Akros), che nel report dello scorso mese di marzo ripropone il giudizio ‘accumulate’ con prezzo obiettivo aumentato da 2,85 a 3,5 euro sulla base dei risultati dell’anno 2016 superiori rispetto alle attese.

Criticità

Enervit opera in un mercato in cui negli ultimi tempi si sono affacciate nuove realtà operative derivanti da paesi europei o emergenti, oltre a rami di gruppi industriali farmaceutici/alimentari. Una situazione che impone un’attività di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti che sia in grado di mantenere viva la notorietà e il prestigio qualitativo che caratterizzano il marchio.

Inoltre, il gruppo è presente in un settore regolarizzato da una specifica normativa, la cui variabilità potrebbe influenzare il fatturato e i risultati economici.

Infine, la scelta dei fornitori per l’acquisto delle materie prime e dei materiali di confezionamento, pur rappresentando un punto di forza del prodotto finale, potrebbe limitare la platea di operatori a cui rivolgersi.

Borsa – Un titolo apprezzato dal mercato

Il titolo Enervit ha chiuso la seduta di ieri ritracciando con una limatura dello 0,5% a 3,54 euro.

Nelle ultime 52 settimane l’azione ha segnato un rialzo di oltre il 35%, sovra-performando del 12% il Ftse Italia All-Share, che nel periodo in esame è salito di oltre il 23%.

Un andamento borsistico positivo quello di Enervit, che acquista ancora maggior rilevanza se messo a confronto con il relativo indice settoriale Ftse Italia Commercio.

Come si può vedere nel grafico a 1 anno il titolo ha infatti sovra-performato del 21% circa il benchmark, che nel periodo considerato ha segnato un rialzo di circa il 14% mentre Enervit, come già evidenziato, ha guadagnato più del 35 per cento.

Una performance decisamente rilevante emerge in un orizzonte temporale di 5 anni e da inizio quotazione, avvenuta nel luglio del 2008, periodi nei quali il titolo ha segnato rispettivamente un rialzo dell’86% e del 75%.