Oro e argento – Dove investire

I due metalli preziosi hanno beneficiato dei rinnovati timori per l’implosione di una bolla finanziaria e sono entrambi in crescita da inizio anno. E’ molto probabile che, pur con qualche periodo di assestamento, il trend continui anche nei prossimi mesi.

Chi beneficerà delle maggiori attenzioni, tra i due metalli, e di conseguenza avrà le maggiori potenzialità di rialzo? Che cosa fa dell’oro un miglior investimento rispetto all’argento e viceversa?

Innanzitutto, il valore di entrambi i metalli dovrebbe prosperare negli anni futuri come hedging per il declino del dollaro. A questo punto è necessario valutare l’allocazione tra i due metalli.

I principali aspetti da considerare sono i seguenti:

  • Le riserve di oro sono molto più estese rispetto all’argento e questo elemento ne riduce la volatilità stabilizzando il valore di questo asset. Molti investitori sul metallo bianco sottolineano che la scarsa offerta lo rende attrattivo, mentre altri indicano che tale indicatore non sia per nulla rialzista, in quanto nessuno è interessato ad accumulare argento quando, invece, può accumulare oro.

E’ infatti solo nell’ultimo stadio di un ciclo rialzista delle materie prime che i piccoli investitori i quali non possono permettersi di acquistare il metallo giallo, si buttano sull’argento facendone temporaneamente schizzare le quotazioni.

  • Parlando sempre dell’argento, l’uso industriale del metallo può danneggiare il prezzo durante una fase di rallentamento economico, mentre il suo uso secondario in qualità di moneta rifugio è apprezzato in momenti di crisi di fiducia verso i governi.
  • L’argento è molto più abbondante dell’oro nel sottosuolo terrestre e la scoperta di nuovi giacimenti evita scostamenti al rialzo troppo elevati nel caso di un incremento improvviso della domanda.
  • Guardando il rapporto tra i prezzi dei due metalli – il ben noto gold/silver ratio – sembrerebbe che l’argento abbia davanti a sé uno o due anni di sovra-performance rispetto all’oro.

Nel caso in cui tale rapporto scenda al di sotto dei 40, è consigliabile vendere entrambi i metalli, in quanto ci troviamo probabilmente alla fine di un ciclo rialzista delle materie prime.

In merito alle precedenti considerazioni, ha maggior senso detenere oro in periodi di debolezza economica, mentre l’argento in quelli di crescita. L’argento è più appropriato da utilizzare come veicolo speculativo, mentre l’investimento in oro assume una valenza più di risparmio e di protezione della ricchezza. Questo anche in quanto gli scambi sul metallo giallo sono molto più liquidi, rispetto al metallo meno nobile. Di riflesso, lo stesso concetto si riferisce anche alla possibilità di accumulare discrete quantità di oro ed argento, obiettivo molto più semplice per il primo dei due.

L’attuale gold/silver ratio è intorno ai 72 e lancia il messaggio che sia decisamente più opportuno accumulare argento rispetto all’oro. Qualora il rapporto tra i due metalli scenda progressivamente tra i 70 e 50, indica che gli investitori stanno prendendo coscienza del settore delle materie prime fino a portare il rapporto ad un livello molto speculativo tra i 30 ed i 50 chiudendo, in breve tempo, quasi tutte le posizioni su entrambi i metalli.

Nel complesso, oro ed argento sono entrambi un buon investimento ai livelli attuali. Tuttavia, mentre l’oro sperimenterà una volatilità contenuta grazie alla quantità fisica di metallo già estratta, l’argento inizierà a sovra-performare il metallo giallo da un certo punto in avanti per diminuire il gap del rapporto con l’oro, attualmente elevato rispetto alla media storica.

Quando questo accadrà, l’argento sarà pronto per essere venduto in quanto questo evento non continua mai all’infinito.

Entrambi i metalli hanno, in definitiva, ottimi fondamentali a supporto dell’investimento. La conoscenza dei fattori che incidono sulle dinamiche di prezzo di entrambe le materie prime aiuta ad allocare gli investimenti non solo tra oro ed argento, ma soprattutto durante i cicli economici.