Auto – Altra ottava da incorniciare per Landi Renzo

Il Fse Mib ha terminato in ribasso dello 0,9% a 20.940 punti la scorsa ottava, caratterizzata principalmente dall’emergere dei timori per il possibile scoppio di una bolla tecnologica e dalla debolezza del petrolio dopo l’inatteso aumento delle scorte Usa.

Intanto la Fed, nel meeting dello scorso mercoledì, ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base in linea alle attese, ma si è mostrata più falco del previsto confermando un ulteriore rialzo nel 2017 ed altri tre all’anno nel 2018 e nel 2019.

Flessione anche per l’automotive, trascinato al ribasso soprattutto da Fca con le vendite che hanno colpito anche Ferrari (-3,7% w/w) e Brembo (-0,6% w/w). Il Ftse Italia Automobili e Componentistica ha segnato un -2,7% w/w contro il -0,7% w/w registrato dal corrispettivo indice europeo.

Le azioni della casa di Detroit hanno perso il 2,3% w/w nonostante i dati positivi sulle vendite del mercato europeo di maggio, mese in cui ha Fca ha registrato un +11,9% rispetto al +7,7% del settore. A pesare sulle quotazioni ha contribuito il ritorno in primo piano del tema delle emissioni, dopo che una ricerca effettuata dalla West Virginia University, la stessa che aiutò a scoprire lo scandalo Dieselgate che coinvolse Volkswagen nel 2015, ha mostrato che ci sarebbero delle discrepanze tra le emissioni dei veicoli diesel Fca a seconda che siano state misurate su strada o in laboratorio.

Bene invece Cnh (+0,6% w/w) che ha raggiunto il rating investment grade con S&P che ha alzato prima del previsto il giudizio da BBB- a BB+ con outlook stabile. Il gruppo ha inoltre incassato l’upgrade da parte di Equita da “hold” a “buy” alzando il target price da 9 a 11,8 euro, in scia ai segnali di miglioramento mostrati dal mercato delle macchine agricole.

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni male Piaggio (-4,4% w/w), mentre prosegue il rally di Landi Renzo (+20,9% w/w) che nell’ultimo mese ha guadagnato oltre il 60%, con il rinnovato interesse sul titolo testimoniato anche dall’impennata dei volumi. Bene infine Pininfarina (+2,8% w/w), che lo scorso lunedì ha dato il via all’operazione di aumento di capitale da 26,5 milioni.