Mediaset -I soci approvano bilancio 2016 e buy back fino al 10% del capitale

I soci riuniti oggi a Cologno Monzese hanno approvato il bilancio 2016, conferito incarico a Deloitte & Touche per la revisione dei bilanci per il periodo 2017-2025, nominato il nuovo collegio sindacale e rinnovato la delega al CdA per l’acquisto di azioni proprie fino ad un massimo del 10% del capitale. Grande assente Vivendi, con cui i rapporti continuano a restare tesi, vista la nuova citazione in Tribunale dichiarata dal management. Previsioni positive per la raccolta pubblicitaria del primo semestre.

L’assemblea degli azionisti della società ha approvato il bilancio dell’esercizio 2016 condizionato dalle controversie in atto con il colosso media francese Vivendi, grande assente di oggi. Nonostante l’incremento del 4% dei ricavi consolidati, saliti a 3,7 miliardi, la gestione operativa risente di oneri straordinari per 269,1 milioni, che hanno impattato soprattutto sul risultato delle attività italiane televisive integrate, determinando un peggioramento di oltre 442 milioni della perdita operativa.  Risultato che in termini adjusted è negativo per 167,2 milioni. L’esercizio chiude con una perdita consolidata di 294,5 milioni, rispetto all’utile di 3,8 milioni del 2015. Indebitamento finanziario netto in aumento di oltre 300 milioni a 1,2 miliardi.

L’assemblea ha approvato la copertura della perdita del bilancio civilistico pari a 150,985 milioni, mediante parziale utilizzo della riserva straordinaria. I soci hanno inoltre conferito alla società di revisione Deloitte & Touche, l’incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2017-2025.

Nominato altresì il nuovo collegio sindacale che risulta composto da: Mauro Lonardo (Presidente), Ezio Maria Simonelli e Francesca Meneghel (Sindaci Effettivi), Stefano Sarubbi, Riccardo Perotta e Flavia Daunia Minutillo (Sindaci Supplenti).

Gli azionisti hanno infine accolto la proposta relativa al rinnovo della delega per l’acquisto e l’alienazione di azioni proprie presentata dal CdA. In dettaglio la proposta prevede l’attribuzione al Board della facoltà di acquistare, anche mediante negoziazione di opzioni o strumenti finanziari anche derivati sul titolo Mediaset, fino a un massimo di n. 118.122.756 azioni ordinarie proprie del valore nominale di 0,52 euro cadauna – corrispondenti al 10 % del capitale sociale – in una o più volte, fino all’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2017 e comunque per un periodo non superiore a 18 mesi dalla data della deliberazione assembleare. L’importo sopra indicato trova copertura nelle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio.

Il buy back è stato approvato con il voto favorevole del 94% degli azionisti di minoranza, che rappresentavano oltre il 10% del capitale, facendo così scattare il meccanismo del whitewash. Meccanismo che consente di includere le azioni proprie nel calcolo del capitale, nel caso in cui uno dei soci superi la soglia prevista per il lancio dell’opa obbligatoria.

Per quanto riguarda i rapporti con Vivendi, il presidente, Fedele Confalonieri, ha dichiarato: “poche settimane fa abbiamo nuovamente citato in tribunale Vivendi per violazione contrattuale, concorrenza sleale e violazione della legge sui pluralismo televisivo”.

Confalonieri ha inoltre risposto alle critiche sulle strategie del management mosse dal rappresentante del fondo Amber, precisando che “non si escludono acquisizioni o partnership così come cessioni di attività non più core”.

A margine dell’assemblea, il vice presidente e amministratore delegato della società, Pier Silvio Berlusconi, ha invece fornito qualche indicazione sulla raccolta pubblicitaria dell’esercizio in corso: “pensiamo di chiudere il primo semestre con un segno più davanti ma visto che il mercato complessivo è in calo pensiamo che sarà un segno più relativamente piccolo”.

Positiva la reazione in Borsa del titolo Mediaset, che intorno alle 14:15 passa di mano a 3,49 euro, in progresso dell’1,8% a fronte di un Ftse Mib in frazionale rialzo (+0,4%).