Technogym – Una combinazione di wellness e tecnologia

Technogym ha confermato negli anni la capacità di interpretare e anticipare le esigenze dei propri utenti, creando così una comunità globale di oltre 40 milioni di persone che si allenano ogni giorno sui suoi prodotti in 65.000 centri fitness e oltre 200.000 abitazioni private in 100 paesi del mondo. Nata nel 1983 quando Nerio Alessandri, un giovane designer industriale appassionato di sport, progetta e costruisce il suo primo attrezzo sportivo, oggi l’azienda è il punto di riferimento nel settore del fitness, del Wellness e dello sport. Dopo una crescita importante messa a segno nel 2016, con un incremento dell’utile di oltre il 50% e dell’Ebitda che ha raggiunto l’importo record di 100 milioni, performance più che proporzionali rispetto a quella del fatturato (pari a 555 milioni, +8,6%), nel 2017 il gruppo punta allo sviluppo del digitale e della propria presenza negli Usa, area di riferimento per la crescita. Apprezzato in Borsa il titolo, che da inizio anno ha segnato un progresso di circa il 52%, sovraperformando il Ftse Italia Mid Cap di 31 punti percentuali.

Una posizione di leadership nel mercato delle attrezzature per il fitness a livello internazionale; elevati standard di innovazione, design e qualità delle attrezzature e dei servizi offerti; possibilità di offrire una total wellness solution, fondata sul Technogym Ecosystem; elevata diversificazione geografica con una rete di vendita capillare e omni-channel: sono questi i  fattori chiave che hanno caratterizzato il percorso di crescita  di Technogym negli ultimi anni.

“Una crescita importante anche nel 2016” – ha commentato Nerio Alessandri, presidente e Ad della società romagnola  –. “Technogym continua a crescere più del settore di riferimento, raggiungendo un risultato record di 100 milioni in termini di Ebitda e con un utile in crescita di oltre il 50%. Il 2016 segna un importante traguardo nella storia di Technogym nel mondo, che dopo 30 anni dalla fondazione ha consolidato una posizione di leadership nel nostro segmento di riferimento.” 

“L’incremento dell’utile e dell’Ebitda è più che proporzionale alla crescita di fatturato (nel 2016 pari a 555 milioni, +8,6%). Nonostante gli investimenti straordinari, l’indebitamento finanziario netto si attesta a 78 milioni. La crescita costante, registrata da anni, va nella direzione della nostra strategia di crescita sostenibile nel lungo termine.” 

“Il 2017 sarà l’anno dello sviluppo del digitale e della nostra presenza negli Stati Uniti, il mercato prioritario per la nostra crescita futura”, prosegue Alessandri. “Nonostante uno scenario di mercato dominato dall’incertezza, noi continuiamo a puntare ad una crescita sostenibile nel lungo termine, a investire in ricerca e sviluppo e, anche nel 2017, presenteremo nuovi prodotti e soluzioni per i vari segmenti di mercato.”

Trent’anni di cammino

Il marchio Technogym nasce nel 1983 quando Nerio Alessandri, giovane designer industriale appassionato di sport, all’età di 22 anni progetta e costruisce, nel garage di casa a Cesena, il suo primo attrezzo per il fitness. Si tratta di HackSquat, un attrezzo per eseguire l’esercizio dello squat in maniera sicura e guidata.

Nerio Alessandri, Presidente e Ad di Technogym

Fin dai primi prodotti, Technogym si distingue per la grande attenzione alla sicurezza e alla riduzione dei rischi di infortunio, alla semplicità di utilizzo e al design del prodotto. Technogym è la combinazione delle due passioni di Alessandri, la tecnologia (Techno) e lo sport (Gym).

È la prima metà degli anni Ottanta, quando il settore del fitness è ancora considerato una nicchia in Europa, con palestre frequentate principalmente da sportivi dediti al bodybuilding e attrezzate con macchinari spesso molto rudimentali. Alessandri comprende da un lato la crescente esigenza di attrezzature per l’esercizio fisico più tecnologiche, funzionali e rispettose della salute degli utenti e, dall’altro, la naturale apertura del settore del fitness a un pubblico più ampio e diversificato, di pari passo con la diffusione nella società dell’idea dell’esercizio fisico come fattore determinante per la salute psico-fisica e il Wellness della persona.

Oggi, dopo oltre 30 anni di storia, Technogym, con i suoi 1.868 dipendenti, è riconosciuta in tutto il mondo azienda leader nella fornitura di tecnologie, servizi e prodotti di design per il settore Fitness e Wellness, grazie all’offerta di una gamma completa di attrezzature per l’allenamento cardio, forza e funzionale, servizi (post vendita, formazione e consulenza, interior design, marketing support e finanziamenti), oltre ad una piattaforma digitale cloud che consente agli utenti di connettersi alla propria personale esperienza Wellness in qualunque luogo siano, attraverso gli stessi prodotti Technogym oppure tramite dispositivi mobile.

A livello internazionale, grazie all’impegno di Alessandri anche attraverso la Wellness Foundation, il Wellness® è diventato un tema chiave del World Economic Forum di Davos ed è stato oggetto di un evento alle Nazioni Unite a New York. Nel 2016, per il settimo anno consecutivo, Alessandri ha partecipato, in qualità di speaker, al World Economic Forum di Davos presentando i benefici del Wellness e lanciando la campagna sociale “Let’s Move and Donate Food”.

Inoltre, la Wellness Foundation ha dato vita al progetto Wellness Valley, con l’intento di creare in Romagna il primo distretto del Wellness al mondo facendo leva sul DNA naturale del territorio e sul Wellness come opportunità economica (turismo, alimentazione, tecnologia) e sociale (salute e prevenzione).

L’azienda è fornitore ufficiale di numerose squadre e atleti di primo livello ed è stata fornitore esclusivo e ufficiale delle ultime sei edizioni dei Giochi Olimpici: Sydney 2000, Atene 2004, Torino 2006, Pechino 2008, Londra 2012 e Rio 2016.

Mission e vision di Technogym

“Technogym è un brand aspirazionale, con un posizionamento ‘luxury living’ e design sul segmento home e hotel e con un posizionamento ‘premium’ sul segmento club e corporate”, evidenzia Nerio Alessandri.  “Il nostro business model, basato sull’offerta di soluzioni mirate, ci permette di coprire mercati nuovi come il consumer, l’hospitality, il corporate, l’health e lo sport performance.”

La Vision è quella di “essere Leader nel mondo come Wellness Solution Provider”. Technogym vuol essere infatti punto di riferimento riconosciuto nel settore per la capacità di proporre un vero e proprio stile di vita con soluzioni su misura per privati e per operatori professionali nell’ambito del benessere: non solo attrezzature ma anche servizi, contenuti, device e soluzioni per il networking.

La strategia

Obiettivo è quello di aiutare le persone ad adottare uno stile di vita Wellness sempre e ovunque, attraverso l’implementazione di una strategia che si fonda su tre pilastri principali.

Wellness on the go: l’azienda ha sviluppato il Technogym Ecosystem, una piattaforma grazie alla quale ogni persona può vivere una esperienza Wellness personalizzata, accedendo ai propri contenuti e programmi di allenamento su qualunque attrezzo Technogym e su qualunque device personale, in qualsiasi momento e luogo del mondo. Il Technogym Ecosystem integra attrezzature, mobile app dedicate, la piattaforma digitale MyWellness cloud e specifici contenuti, programmi e servizi, offrendo a tutti gli operatori professionali la possibilità di connettersi con i propri clienti ovunque si trovino.

Brand Development: il brand Technogym in questi anni ha seguito una strategia di posizionamento ispirata a due principali obiettivi: essere un brand Premium nei segmenti Fitness & Wellness Clubs, Hospitality & Residential(H&R) e Health, Corporate & Performance (HCP) e essere un brand Luxury nell’Home e Consumer. Il marketing e la comunicazione del brand Technogym ne assicurano i valori grazie a una strategia chiara e coerente che ha contribuito alla sua affermazione come marchio riconosciuto a livello internazionale.

Presenza globale nei diversi segmenti di mercato: l’azienda sta attuando un’estensione globale in diversi segmenti di mercato, grazie a una strategia distributiva “omni-channel” che comprende il Retail, Field Sales, Wholesale e Inside Sale e che ha fatto registrare nel 2016 una crescita in tutti i canali distributivi.

Ricerca e sviluppo: motore della crescita di Tecnogym

“Da sempre l’innovazione rappresenta il motore della crescita di Technogym”, dichiara Nerio Alessandri, “e anche nel 2016 abbiamo lanciato nuovi prodotti, servizi e contenuti, come Skillmill che apre una nuova categoria di prodotti, l’athletic performance training, Group Cycle Connect, un nuovo format esperienziale e immersivo per l’indoor cycling, e Power personal, il prodotto di design che completa la nostra collezione Personal disegnata da Antonio Citterio. Il digitale rimane al centro della nostra strategia di innovazione, e anche nel 2016 abbiamo arricchito MyWellness – il nostro ecosistema cloud per la gestione dell’allenamento – con nuove applicazioni e contenuti. Grazie all’acquisizione della società Exerp, inoltre, abbiamo integrato il software di gestione dell’allenamento (il CRM) con il software gestionale del club (l’ERP).”

Il prodotto rappresenta l’elemento centrale della strategia di innovazione. L’area Ricerca e Sviluppo, interna all’azienda, conta su oltre 200 professionisti fra ingegneri, medici dello sport, designer e software developer, oltre ad avvalersi di collaborazioni esterne con medici, fisioterapisti, architetti, atleti e preparatori atletici. Technogym è titolare, a livello nazionale e internazionale, di 241 brevetti e 313 marchi registrati / depositati worldwide.

L’approccio scientifico è parte integrante dello sviluppo del prodotto Technogym, che vanta anche una lunga collaborazione con una rete di scienziati e prestigiose università italiane e internazionali. Da segnalare in particolare il rapporto con l’Università di Greenwich (UK) che, fra l’altro, prevede una docenza da parte di un membro del comitato scientifico dell’azienda e con la IOWA University (USA) per pubblicazioni scientifiche. Sono inoltre state portate avanti collaborazioni strutturate con le Università di Bologna, Padova, Verona e lo IUSM di Roma per progetti di ricerca e sviluppo su prodotti e soluzioni Technogym.

Il digitale: tecnologia chiave di successo  

Il digitale rappresenta una componente fondamentale dell’attività di innovazione. Già nel 1996 è stato lanciato Wellness System, il primo software per la gestione dell’allenamento. Oggi l’offerta è caratterizzata dal Technogym Ecosystem, un ecosistema unico nel mondo del fitness e del Wellness che comprende attrezzi connessi, in logica “Internet of Things”, una piattaforma cloud che contiene dati e programmi di allenamento personalizzati per ogni singolo utente ed una gamma completa di app consumer e professionali per accedere al proprio programma Wellness.

Ogni utente ha a disposizione un account personale, che raccoglie dati e programmi di allenamento, con la possibilità di accedere alle informazioni sulla propria attività fisica attraverso diversi touchpoint: app, portale web e direttamente sugli attrezzi Technogym, grazie all’interfaccia Unity. Nel corso del 2016 la piattaforma è stata ulteriormente arricchita grazie al lancio di nuove app – come per esempio Race, che consente agli utenti di partecipare a gare virtuali all’interno del club – e ad un set di nuovi contenuti e programmi.

La produzione: focus sui materiali utilizzati

I prodotti sono ideati, realizzati e distribuiti secondo un modello operativo caratterizzato dal controllo diretto di tutte le fasi della produzione. L’acquisto delle materie prime rappresenta una delle principali aree della catena del valore. Technogym attribuisce infatti una grandissima importanza ai materiali utilizzati nei propri prodotti, che devono rispettare i più elevati standard del settore. L’azienda si avvale di un sistema di global sourcing, che comprende oltre 400 fornitori provenienti da tutto il mondo.

L’assemblaggio avviene nei due stabilimenti produttivi: a Cesena, all’interno del Technogym Village, e a Malý Krtíš (Slovacchia). Lo stabilimento di Cesena, progettato per garantire al tempo stesso la massima efficienza produttiva e un ambiente di lavoro ispirato ai principi del Wellness, si estende su una superficie di circa 40.000 metri quadri. La struttura produttiva include solo linee di assemblaggio prodotti, disegnate secondo criteri di lean production e total quality, ed è in grado di produrre in media circa 90.000 prodotti all’anno.

Lo stabilimento slovacco si estende su una superficie complessiva di circa 30.000 metri quadri (inclusa una zona uffici) e include linee produttive verticali con processi integrati di carpenteria, verniciatura e assemblaggio prodotti, capaci di produrre in media circa 60.000 prodotti all’anno.

Nel 2016 raggiunti numerosi traguardi negli specifici segmenti di mercato

I Fitness e Wellness Clubs continuano a rappresentare, dal punto di vista dei volumi di vendita, il segmento di mercato più significativo. Il gruppo è il fornitore di riferimento delle più importanti catene di club al mondo, come ad esempio Virgin Active in Europa, Asia e Sud Africa o Life Time Fitness negli Stati Uniti. Nel 2016 il segmento club ha continuato a crescere ad una velocità superiore al mercato. La catena brasiliana “Smart Fit” nel 2016 ha aperto più di trenta club tutti attrezzati Technogym, ponendosi come punto di riferimento nel panorama degli operatori latino americani. In Europa, è stato siglato un accordo per la fornitura esclusiva del Gruppo Healthcity France che vedrà il rinnovo completo con la linea Artis in sei location di grande prestigio nella città di Parigi.

Nel canale Hospitality & Residential l’azienda è partner dei più prestigiosi gruppi a livello mondiale, come il Mandarin Oriental, Four Seasons, Marriott Starwood, Hilton, AccorHyatt e molti altri. Nel 2016 il canale H&R ha registrato una forte crescita, in particolare negli Stati Uniti e in Asia, e un consolidamento sul mercato europeo.

Per quanto riguarda la componente Residential – centri Wellness in grandi condomini, compounds o complessi residenziali – lo scorso anno ha registrato un’ottima performance, grazie al numero sempre maggiore di developer immobiliari che inseriscono nella propria offerta soluzioni dedicate all’healthy living, aumentando così il valore delle proprietà in un contesto sempre più competitivo.

Tra le operazioni di maggior rilievo per il canale H&R nel 2016, la firma di un nuovo contratto con il gruppo Hard Rock Hotels, il rinnovo del corporate agreement con il gruppo Hotel Shangri La e il consolidamento di contratti esistenti, ad esempio con le catene Marriot e Hilton.

Per quanto riguarda il segmento HCP (Health, Corporate & Performance), sempre più aziende in tutto il mondo stanno avviando al proprio interno un programma di corporate Wellness. Il gruppo già annovera tra i propri clienti aziende quali Facebook e Google nella Silicon Valley, numerose banche della City di Londra come Morgan Stanley, colossi industriali europei come BMW, BASF e importanti realtà italiane come Ferrari e Diesel.

Nel corso del 2016 Technogym ha allestito diversi centri Wellness fra cui quelli per Credit Suisse, UBS, HSBC, L’Oreal, Wells Fargo, Lavazza, Adidas, Nike, Puma, Samsung e per università come Leeds e Stanford. Anche nel settore medicale è stata registrata una crescita grazie all’ottima ricezione del prodotto Skillmill come soluzione per la riabilitazione. Tra le nuove referenze del 2016 il Berkley Medical Center americano e la Sapporo Sports & Medical School in Giappone. Nel mondo dello sport, invece, Technogym ha messo a segno la fornitura del centro tecnico della USTA (United States Tennis Association) in Florida e della Rafa Nadal Accademy a Mallorca.

Il segmento Home ha segnato un’importante crescita nel 2016, in particolare grazie alla diffusione di prodotti come Myrun Technogym e Wellness Ball Active Sitting che continuano a performare bene su tutti i mercati. Oggi Technogym è presente in oltre 200.000 abitazioni private. Nel 2016 è stato inoltre inaugurato, in collaborazione con il distributore messicano, il primo Showroom a Città del Messico, nel cuore del prestigioso quartiere Polanco, una delle zone più dinamiche della città. Continuano ad operare con successo anche gli altri stores di New York, Mosca, Londra e Milano.

Fatturato 2016 in crescita

Il gruppo ha chiuso il 2016 con un aumento dei ricavi dell’8,5%, a 555,3 milioni. L’incremento è dovuto sia ai maggiori volumi, sia all’effetto della variazione di prezzi, anche grazie alla vendita di prodotti a maggior valore aggiunto. In ipotesi di tassi di cambio costanti l’incremento sarebbe risultato del 10,3%.

Sul fronte dei canali distributivi, buona la performance di quasi tutti i segmenti previsti dal business model di distribuzione omni-channel del gruppo. In particolare, il canale Field Sales, che pesa per circa il 70% dei ricavi totali, rappresentato da personale di vendita dipendente e da agenti di vendita, è salito dell’8,9% a 386,4 milioni. Lo segue con un +8,4%, a 122,3 milioni, il Wholesales. L’Inside Sales, costituito dal teleselling o dal canale di vendita online, è cresciuto del 6,4% a 40,9 milioni. Con un peso di circa l’1%, il canale Retail, rappresentato dai sette store direttamente gestiti dall’azienda, è salito a 5,7 milioni (+1,7%).

I canali field sales, inside sales e retail sono canali di vendita diretti attraverso cui l’azienda raggiunge direttamente utenti finali e operatori professionali, mentre il canale wholesales è un canale di vendita indiretto in cui la vendita a utenti finali e operatori professionali viene realizzata da distributori esclusivi che coprono i mercati in cui l’azienda non è presente con una filiale diretta.

A livello di area geografica, Technogym è presente in tutti i più importanti mercati del mondo. Nel corso del 2016, oltre il 90% delle vendite dell’azienda è stato realizzato al di fuori dell’Italia e circa il 40% al di fuori dell’Europa. Nel dettaglio, gli incrementi più significativi sono stati quelli in area Apac (+17,9%), trainata soprattutto dal Giappone, e in Nord America (+16%), in particolare grazie alla forte crescita nel settore hospitality di lusso e dell’accordo con Lifetime Fitness, la più importante catena premium di fitness club negli Stati Uniti. Molto positivo anche l’andamento sul mercato italiano (+20,4%), in virtù della diffusione dei nuovi prodotti all’interno dell’importante bacino clienti dell’azienda.

Nel 2016 utile più che raddoppiato

Per quanto riguarda la gestione operativa, i margini registrano un incremento più che proporzionale rispetto al fatturato grazie all’aumento dei volumi di vendita, alla razionalizzazione delle attività industriali che hanno inciso positivamente sui costi diretti di produzione e all’acquisizione del Technogym Village, che ha permesso un’elisione dei costi per l’affitto a seguito dell’ingresso nel perimetro di consolidamento.

L’Ebitda adjusted segna un incremento del 15,3% a 99,9 milioni, con un’incidenza sui ricavi del 18% (+100 basis point). In miglioramento a doppia cifra anche l’Ebit adjusted, che registra un balzo del 15,8% a 74,2 milioni, con un Ros del 13,4 per cento.

Gli oneri non ricorrenti relativi al 2016 sono principalmente riconducibili ai costi afferenti al processo di quotazione, nonché ad un accantonamento prudenziale riferibile a imposte indirette relative ad esercizi precedenti.

Il conto economico chiude con un utile netto aumentato del 53% a 43,1 milioni, beneficiando della crescita della redditività della gestione unita alla riduzione degli oneri finanziari netti e alla diminuzione del tax rate, passato dal 48,4% al 34,3 per cento.

Il risultato ha consentito il pagamento di un dividendo unitario pari a 0,065 euro per complessivi 13 milioni, con un payout ratio del 28,6% sull’utile della Capogruppo e del 30,2% sull’utile consolidato.

L’indebitamento finanziario netto sale per gli investimenti straordinari

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto 2016, rispetto al 31 dicembre 2015, aumenta di circa 40 milioni a 78 milioni, principalmente per i nuovi finanziamenti ottenuti ai fini di investimenti non ricorrenti. In particolare, si tratta dell’acquisizione per 42,4 milioni del 100% delle quote di TGB Srl, titolare del diritto di proprietà sul complesso immobiliare denominato Technogym Village, valutato complessivamente 85 milioni, e dell’acquisto del 50,01% del capitale sociale di Exerp ApS, società danese che opera a livello internazionale, specializzata nello sviluppo e nella commercializzazione di software gestionali per i fitness clubs, il cui prezzo corrisposto al closing è stato pari a 17,7 milioni.

Il Technogym Village, sito a Cesena, è la sede operativa del gruppo dal settembre 2012 e, antecedentemente alla data del closing dell’operazione di acquisizione, è stato utilizzato dal gruppo sulla base di alcuni contratti di locazione.

Il rapporto Net debt/Equity si è mantenuto intorno a 0,9x, nonostante gli investimenti straordinari, grazie alla forte generazione di cassa. Il flusso di cassa derivante dall’attività operativa è infatti salito dai 54,8 milioni del 2015 ai 97,9 milioni del 2016. Ciò fa ben sperare su una rapida riduzione dell’indebitamento finanziario netto nei prossimi esercizi.

Prosegue la crescita del fatturato anche nel 1°Q 2017

L’andamento del fatturato nel primo trimestre 2017 riflette il proseguimento del percorso di crescita soprattutto in alcune aree strategiche, come Usa e Asia, per lo sviluppo di medio lungo termine. Nel dettaglio, nei primi tre mesi dell’esercizio 2017 Technogym ha realizzato ricavi per 124,1 milioni, in aumento del 7,4% rispetto al pari periodo 2016 (+6,6% a cambi costanti).

Per quanto riguarda i canali distributivi, i segmenti Field Sales (+9,5%) e Inside Sales (+11,8%) hanno registrato le performance andamenti migliori. Sostanzialmente stabile, invece, il canale Wholesale (+0,5%), mentre le vendite Retail sono diminuite del 13 per cento.

A livello geografico, in linea con l’andamento degli ultimi esercizi, anche nel primo trimestre 2017 circa il 90% del giro d’affari del gruppo è stato realizzato al di fuori dell’Italia e circa il 36% oltre i confini europei. Nel dettaglio, il Nord America (+18,7%) e l’area Apac-Asia Pacific (+23,2%) sono stati i mercati che hanno mostrato le performance migliori, con tassi di crescita a doppia cifra a conferma dell’interesse, per le soluzioni “wellness” offerte da Technogym, da parte dei più importanti operatori dei segmenti Club, Hospitality, Corporate e Medical.

Positivo anche l’andamento nei mercati più maturi come l’Europa (+7,3%) e l’Italia (+15,1%), mentre l’area Meia (-8,9%) e il Sud America (-39,8%) hanno risentito dell’effetto di operazioni di razionalizzazione della rete di vendita e di una diversa pianificazione degli ordini.

Si ricorda che l’andamento dei ricavi del gruppo è caratterizzato da fenomeni di stagionalità infrannuale, tipici del mercato di riferimento.

Positive le proiezioni 2017-2019, ma con Cagr inferiori a quelli storici

Secondo le aspettative del “consensus” pubblicate da Bloomberg, per il prossimo triennio 2017-2019 gli analisti si attendono, prendendo a base il 2016, un incremento di tutti i principali aggregati economici. Essi stimano infatti una crescita media annua del fatturato del 6,9%, che fa seguito all’aumento medio del 9,3% registrato nel periodo storico 2014-2016.

Positivo anche l’andamento atteso dell’Ebitda, che dovrebbe aumentare mediamente del 10,3% (peraltro in flessione rispetto al 26,9% del periodo 2014-2016), con un margine in miglioramento di 1,8 punti percentuali, al 19,8% nel 2019. L’Ebit dovrebbe posizionarsi nel 2019 a 108 milioni, con margine del 15,9% e un incremento medio annuo del 13,2% (contro il ben 49% del periodo 2014-2016). Da rilevare che per gli aggregati storici abbiamo utilizzato i dati adjusted.

L’attesa generazione di cassa dovrebbe portare ad un miglioramento dell’indebitamento finanziario netto che dovrebbe posizionarsi nel 2018 a 4,3 milioni, a fronte dei 78 milioni di fine 2016.

Il confronto con i peers

Per un confronto sono stati individuati i seguenti gruppi esteri attivi in settori comparabili o correlati a quelli della Società (fitness equipment manufacturer):

  • Amer SportsOyj, quotata alla borsa di Helsinki, è attiva nell’Outdoor (scarpe e abbigliamento sportivo, attrezzature per sport invernali, prodotti per il ciclismo e strumenti per la misurazione), Ball sports (mazze da baseball, racchette e palline da tennis e altre attrezzature per sport con la palla), Fitness (attrezzature cardio e forza, 13% del fatturato).
  • Brunswick Corp., quotata alla borsa di New York (Nyse), opera nei comparti Marine (vendita di barche e motori marini) e Fitness (attrezzature per il training cardiovascolare e allenamento forza, 22% del fatturato).
  • Johnson Health Tech Co. Ltd., quotata alla borsa di Taiwan, attiva nel mercato delle attrezzature per il fitness (tra cui: tapis roulant, attrezzi cardiovascolari, vogatori, recumbent, ciclette e stepper).
  • Nautilus Inc.,quotata alla borsa di New York (Nyse), è presente nel mercato delle attrezzature per il fitness (per la forma fisica e cardio).

Per il fatturato è attesa un’evoluzione superiore alla mediana dei peers

Il livello di significatività del campione dei comparables potrebbe risultare non pienamente rappresentativo limitatamente a taluni aspetti quali la maggiore diversificazione (in termini di segmenti) e scala (in termini di fatturato), nonché di posizionamento dell’offerta di prodotto e tipologia di clientela.

Inoltre bisogna considerare che solo circa il 13% del fatturato di Amer Sports e circa il 22% del fatturato di Brunswick si riferiscono al settore in cui opera Technogym. In particolare, a livello storico, il segmento fitness di Amer Sports presenta un Cagr del 4% e quello di Brunswick del 12,9%, quest’ultimo tra l’altro beneficiando di acquisizioni.

Come dimensioni di fatturato fitness 2016, Technogym si colloca quindi in una posizione mediana, al di sotto di Brunswick e di poco inferiore a Johnson Health Tech, ma superiore a Nautilus e ad Amer Sports.

Se a livello storico, nonostante il buon incremento, il Cagr di Technogym risulta inferiore alla mediana dei peers e superiore solo a quello di Amer Sports, i dati previsionali per il periodo 2017-2019, con base 2016, elaborati dagli analisti e raccolti da Bloomberg, prevedono per il gruppo un Cagr del 6,9%, inferiore al dato storico, ma superiore alla mediana dei comparables.

Per il futuro Ebitda in linea con la mediana dei peers, ma Ebit inferiore

Per l’Ebitda e l’Ebit storici di Technogym abbiamo utilizzato di dati adjusted. Se nel periodo storico l’Ebitda del gruppo si posiziona poco sopra la mediana dei peers, nel periodo prospettico si colloca esattamente sulla mediana. Peraltro, come abbiamo già rilevato, i dati di Amer Sports e Brunswick comprendono anche altri settori di attività. Si può comunque notare come, per tutti i gruppi compresi nel panel, i Cagr previsti dagli analisti siano nettamente inferiori a quelli storici, segno dell’attesa di un rallentamento nella crescita del settore.

Quanto all’Ebit, il Cagr storico di Technogym, pari al 49%, risulta nettamente superiore a quello dei peers presi in esame, mentre a livello previsionale esso risulta inferiore alla mediana. Peraltro i dati a disposizione per un confronto riguardano solo Amer Sports e Brunswick, con le limitazioni di cui si è detto.

Margini nettamente superiori a quelli dei comparables

Particolarmente significativo l’esame della profittabilità operativa. I valori di Technogym, in costante crescita, si collocano, sia a livello storico che prospettico, al di sopra di quelli di tutti i comparables. Questo vale per l’Ebitda margin e, con la sola eccezione del 2014, anche per l’Ebit margin.

Borsa

Le azioni Technogym sono negoziate sull’MTA dal 3 maggio 2016.

Dalla data di quotazione e fino alla fine del 2016 l’azione ha presentato un andamento altalenante, tra il prezzo di offerta fissato a 3,25 euro e un massimo di circa 4,50 euro, chiudendo l’anno a 4,43 euro. Successivamente il titolo ha intrapreso un trend ascendente, che l’ha portato il 31 maggio scorso ad un massimo storico di 7,39 euro e agli attuali 6,72 euro.

Rispetto a inizio anno il progresso è stato di circa il 52%, sovraperformando il Ftse Italia Mid Cap di 31 punti percentuali. Dalla data di quotazione ad oggi, invece, il titolo ha messo a segno un guadagno di circa il 107%, sovraperformando l’indice di riferimento di 85 punti percentuali.

 

Multipli – Il titolo tratta a premio su tutti gli indicatori

Dall’analisi comparata dei multipli del gruppo Technogym con quelli dei comparables presi in esame, si rileva che il titolo, in seguito all’impennata registrata a partire dalla seconda metà di novembre, tratta a premio con riferimento a tutti gli indicatori, non solo rispetto alla mediana, ma anche rispetto ai singoli peers.

In particolare, il P/E 2017 sarebbe di 25,3x, a premio del 66,2% rispetto alla mediana dei peers, e quello 2018 di 21,9x, con un premio del 64,7%. Particolarmente elevato il premio riferito al rapporto EV/Sales, pari al 110,6% nel 2017 e al 108,2% nel 2018. Percentuali più contenute emergono analizzando il rapporto EV/Ebitda, con premi rispettivamente del 34,2% e 56,5%.

Meno significativo l’esame del rapporto EV/Ebit in quanto si dispone dei dati previsionali solo per Amer Sports e Brunswick.

Il parere dell’analista – Neutral

Mediobanca, nel suo studio del 3 maggio scorso, ha confermato la propria raccomandazione “neutral” alzando il target price da 4,92 (7 marzo 2017) a 5,90 euro. Attualmente il titolo quota a circa 6,72 euro. Gli analisti ritengono che l’attuale valutazione include già il risultato 2016 e i piani di crescita nei mercati americano e asiatico. Essi vedono quali opportunità per il futuro lo sviluppo del potenziale ancora inespresso nel segmento “consumer”, le possibilità di crescita nel mercato USA e il fatto che Technogym sia aperta ad eventuali M&A qualora si presentassero.

Nel 2017 sono attesi ricavi per 603 milioni, un Ebitda di 111 milioni, con un Ebitda margin del 18,3%, un Ebit di 85 milioni, con un Ebit margin del 14%, e un Net profit di 56 milioni. Nell’anno successivo il fatturato dovrebbe attestarsi a 641 milioni, l’Ebitda a 124 milioni, con un Ebitda margin del 19,3%, l’Ebit a 98 milioni, con un Ebit margin del 15,2%, e il Net profit a 65 milioni.

Criticità

Il mercato del “Wellness” è sempre più competitivo e il gruppo è esposto al rischio che eventuali concorrenti possano entrare nel comparto in cui opera, nonché che gli attuali concorrenti migliorino il proprio posizionamento, attraendo clientela della società, privandola così di quote di mercato.

Tenuto inoltre conto della rapida e continua evoluzione del settore di riferimento, esiste anche l’eventualità che l’azienda non riesca a soddisfare le esigenze della propria clientela giocando d’anticipo rispetto ai competitors, riuscendo a interpretare e orientare le nuove tendenze e/o identificare i più recenti sviluppi scientifici e tecnologici.

La consistente quota di attività svolta sui mercati esteri porta il gruppo ad essere esposto al rischio di cambio, soprattutto per quanto riguarda le transazioni di natura commerciale e finanziarie denominate in dollari USA, GBP, AUD, BRL, RBL e Yen. A questo proposito, vengono poste in essere attività di copertura sulla base di continue valutazioni sulle condizioni di mercato e sul livello di esposizione.

Se da un lato la forte diversificazione geografica rappresenta un fattore positivo per il gruppo, dall’altro lo espone, oltre che al rischio valutario, anche a fattori di “rischio paese”, in relazione all’attuazione di eventuali politiche restrittive delle importazioni e/o esportazioni e alle politiche di controllo dei flussi finanziari.