Mercati – Le tensioni geopolitiche continuano a pesare sulle borse

Apertura ancora in calo per le borse europee, reduci da due sedute consecutive all’insegna delle vendite in scia ai venti di guerra che soffiano sul Pacifico orientale. Intorno alle 9:15, il Ftse 100 cede lo 0,8%, il Cac 40 lo 0,6%, il Ftse Mib e l’Ibex 35 lo 0,5% e il Dax di Francoforte lo 0,3 per cento.

Il tema centrale sui mercati restano le tensioni geopolitiche nel Pacifico orientale, con i timori che il botta e risposta tra Washington e Pyongyang possa trasformarsi in un conflitto militare. Preoccupazioni che hanno mandato prima al tappeto Wall Street ieri sera e poi affossato le piazze asiatiche stamani.

L’agenzia ufficiale del Paese asiatico ha minacciato “cancelleremo dalla faccia della terra senza alcuna pietà i provocatori che fanno tentativi disperati di soffocare il Paese socialista”, puntando il dito contro gli Stati Uniti.

Per contro, restano ben intonati gli asset rifugio, con l’oro in prossimità dei massimi di due mesi poco sotto quota 1.290 dollari l’oncia. Lo yen mantiene i guadagni su biglietto verde ed euro, con l’USD/JPY a 109,2 e l’EUR/JPY a128,4, mentre l’euro/dollaro risale a 1,176.

Sul fronte macro, sostanzialmente stabile l’indice di luglio dei prezzi al consumo di Francia e Germania. Il focus di oggi sarà però sui dati dell’inflazione americana, con la Fed in cerca di conferme delle indicazioni positive fornite la scorsa settimana dal mercato del lavoro per procedere con le sue manovre restrittive.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 161 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,01 per cento.

A Piazza Affari, in rosso la quasi totalità dei titoli del Ftse Mib. Tra i più colpiti dalle vendite STM (-1,7%), UNIPOL (-1,7%), CNH (-1,6%) e UBI (-1,6%). Resistono sulla parità invece RECORDATI ed ENEL.