Oil & Gas – Lettera sul settore (-1,2%), zavorrato da Eni (-1,3%)

In una seduta caratterizzata da un’elevata incertezza dopo i rialzi delle due precedenti giornate borsistiche, il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale è stato tra gli indici settoriali maggiormente sotto pressione, registrando al termine delle contrattazioni una flessione dell’1,2% rispetto alla chiusura precedente. Anche ieri, il paniere in esame ha fatto peggio sia del principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib (-0,9%), sia dello Stoxx Europe 600 Oil & Gas (-0,8%).

La debolezza del Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale, maturata in una seduta in cui le quotazioni del greggio hanno sostanzialmente oscillato intorno alla parità, è sostanzialmente riconducibile alla flessione di Eni (-1,3%) che con i suoi 48,1 miliardi di euro di capitalizzazione è di gran lunga il titolo più “pesante” del paniere in esame.

In lieve flessione Saipem (-0,4%) che, in avvio di mattinata, era arrivato a guadagnare fino al 2,3% rispetto alla chiusura precedente sulla scia dell’annuncio, comunicato mercoledì pomeriggio dopo la chiusura di piazza Affari, dell’aggiudicazione di un nuovo contratto nel segmento E&C onshore del valore di circa 850 milioni di dollari statunitensi, per le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e commissioning per il progetto “Feed Pipelines for New Refinery Project (NRP)” relativo allo sviluppo della nuova raffineria di Al Zour, situata nel sud del Kuwait. Il contratto è stato assegnato da Kuwait Oil Company, società controllata dalla compagnia petrolifera nazionale del Paese del Golfo, la Kuwait Petroleum Corporation.

Nell’ambito delle Mid Cap, rialza la testa Saras (+1%), che nelle tre sedute precedenti aveva sempre registrato una variazione giornaliera negativa delle quotazioni. Prese di beneficio, invece, per Maire Tecnimont (-1,4%), dopo il gran balzo (+7,3%) effettuato mercoledì.

Nel segmento delle Small Cap, ancora vendite su D’Amico (-1,1%) e Gas Plus (-1,4%) con il primo che da inizio anno ha registrato una performance negativa del 21,2% e il secondo un rialzo del 18,7 per cento.