Mercati – Piazza Affari lievemente in rosso (-0,35%), altro balzo del Btp a 2,15%

Listini europei cauti alla vigilia del meeting dei banchieri centrali di Jackson Hole che prenderà il via domani. Poco prima delle 12:00 il Ftse Mib di Milano cede lo 0,35%, sostanzialmente in linea con l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%), mentre il Dax di Francoforte, il Cac 40 di Parigi e il Ftse 100 di Londra scambiano intorno alla parità.

La mattinata è stata caratterizzata da una batteria di dati macro, con gli indici Pmi di Francia, Germania e Zona Euro tendenzialmente positivi e sopra le attese, soprattutto per quanto riguarda l’attività manifatturiera. In particolare il Pmi manifatturiero dell’Eurozona è salito in agosto a 57,4 punti,  sui massimi da aprile 2011. Dati che sostengono l’euro e gli consentono di arrampicarsi fino a 1,178 sul dollaro e a 0,92 sulla sterlina.

Stamani è intervenuto anche il presidente della Bce Mario Draghi, dal Lindau Meeting on Economic Sciences in Germania. Il numero uno dell’Eurotower ha difeso la validità del quantitative easing e ha dichiarato che le politiche monetarie e le regolamentazioni attuate hanno reso il mondo più resiliente, anche se  è tempo di prepararsi ad affrontare nuove sfide.

Draghi parteciperà, a partire da domani, al meeting dei banchieri centrali di Jackson Hole, con gli operatori pronti a carpire eventuali segnali sulla riduzione del programma di acquisti di titoli di Stato da parte della Bce, anche se è probabile che ogni dibattito venga congelato fino all’autunno. Sono attese indicazioni invece dal numero uno della Fed, Janet Yellen, che dovrebbe fornire dettagli sullo smaltimento di asset in pancia alla banca centrale e sul prossimo rialzo dei tassi di interesse.

Fra le materie prime le quotazioni del greggio sono relativamente stabili, in attesa delle statistiche settimanali sulle scorte americane che verranno diffusi oggi pomeriggio dall’Eia. Ieri i dati Api hanno mostrato una riduzione delle riserve di greggio ampiamente attesa e un sorprendente aumento dello stock di benzina. Wti e Brent scambiano in frazionale ribasso rispettivamente a 47,7 e 51,6 dollari al barile.

Sotto pressione l’obbligazionario dopo i dati macro positivi, che spingono nella direzione di minori acquisti di bond. Il rendimento del Btp sale di altri 6 basis point al 2,15% e lo spread con il Bund si estende a 174 punti base.

A Piazza Affari acquisti su LEONARDO (+1,3%), PRYSMIAN (+0,8%) e FCA (+0,6%). Scivolano in fondo al listino MEDIASET (-1,8%), che dal 18 settembre verrà esclusa dall’indice Stoxx 600, e BPER (-1,2%), che ha subito il taglio di target price da 5,1 a 4,8 euro da parte di Goldman Sachs.