Mercati – Ad agosto, Ftse Mib (+0,9%) sostenuto dalla galassia Agnelli e da Enel

Lo scorso mese il più importante indice azionario di piazza Affari è riuscito a portare a casa la migliore performance tra i principali panieri equity dell’Eurozona, registrando l’8 agosto il nuovo massimo dell’anno. Le buone indicazioni provenienti dalle semestrali hanno sostenuto il Ftse Mib nella prima parte di agosto, mentre nella seconda metà del mese un contributo importante è arrivato soprattutto dai positivi dati macro dell’Italia e da rumours su Fca (+24% ad agosto). I titoli del gruppo guidato da Sergio Marchionne hanno beneficiato prima delle indiscrezioni di stampa, poi smentite, su un possibile interessamento dei colossi automobilistici cinesi a Fca. In una seconda fase sono emersi degli articoli, poi confermati, sull’accelerazione di possibili operazioni spin-off, a cui si sono affiancati report di alcuni broker statunitensi con target price ben più alti delle quotazioni attuali. Anche se in misura inferiore a Fca, rialzi di tutto rispetto hanno registrato ad agosto anche Ferrari (+7,9%) ed Exor (+6,5%), con l’holding della famiglia Agnelli che detiene il 29,2% di Fca e il 23,5% del Cavallino rampante. Da segnalare anche il buon andamento mensile di Enel (+5,4%) che ha raggiunto i nuovi massimi del 2017, di Moncler (5,2%) e di Atlantia (+5,1%). Nel settore bancario, lo scorso mese si è chiuso positivamente solo per Banco Bpm (+3,2%), Unicredit (+2,7%) e Bper (+1,7%). Ultimo mese da dimenticare, invece, per i titoli delle Oil services e in misura minore per quelli del risparmio gestito.

Il super Euro, gli attentati terroristici in diversi Paesi del vecchio Continente e l’acuirsi della tensione tra Corea del Nord e Stati Uniti non hanno impedito al Ftse Mib di registrare ad agosto un rialzo complessivo dello 0,9%, raggiungendo nella seduta dell’8 agosto il nuovo massimo del 2017 a quota 22.065,4 punti.

Il mese scorso il più importante indice azionario di piazza Affari, che ha beneficiato delle positive indicazioni provenienti dalle semestrali e dei dati positivi dell’economia italiana (+1,5% per il PIL nel 2° trimestre del 2017 sopra le attese degli economisti, pari a +1,4%), ha fatto decisamente meglio rispetto ai principali panieri equity dell’Eurozona: -0,8% l’EuroStoxx 50, -0,5% il Dax di Francoforte, -0,2% il Cac 40 di Parigi, -1,9% l’Ibex 35 di Madrid. Il Ftse Mib ha così consolidato la sua leadership nel periodo gennaio-agosto del 2017, con un rialzo del 12,7%, a fronte del +4% per l’EuroStoxx 50, del +5% del Dax, del +4,6% del Cac 40 e del +10,1% dell’Ibex 35.

Analizzando il comportamento borsistico tenuto dai 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad agosto, si osserva che solo 14 titoli hanno concluso le contrattazioni il pomeriggio del 31 dello scorso mese su livelli di prezzo superiori a quelli registrati alla fine di luglio (di cui solo 1 titolo con un rialzo a doppia cifra), mentre ben 26 sono su livelli inferiori. Nel primo gruppo la migliore performance borsistica è stata registrata dalle azioni della galassia Agnelli (Fca, Ferrari ed Exor), seguite da quelle di Enel, di Moncler e di Atlantia, mentre nel comparto bancario gli unici tre titoli che sono riusciti a portare a casa un saldo positivo sono stati Banco Bpm, Unicredit e Bper. Deboli, invece, i titoli del risparmio gestito e soprattutto le due Oil services del Ftse Mib, cioè Saipem e Tenaris.

A livello di singoli titoli, ad agosto la migliore performance all’interno del paniere italiano delle Big Cap è stata riportata da Fiat Chrysler Automobiles (+24%) che da inizio anno ha portato a casa un rialzo del 46,6 per cento. A partire dalla seduta prima di Ferragosto una forte spinta alle quotazioni del gruppo guidato da Sergio Marchionne è arrivata dalle indiscrezioni di stampa (Automotive News e Wall Street Journal) provenienti dagli Stati Uniti, ma poi smentite dopo qualche giorno, di un forte interessamento da parte di alcune case automobilistiche cinesi per rilevare tutta, ovvero solo alcuni marchi, di Fca. A questi rumours ne sono seguiti degli altri che hanno riguardato possibili operazioni di valorizzazioni di alcune attività/marchi all’interno del gruppo italo-americano, questa volta confermati da Marchionne, accompagnati da report degli analisti di Goldman Sachs e di Morgan Stanley con prezzi obiettivo bene più alti rispetto alle attuali quotazioni di Borsa. Accanto all’exploit borsistico di Fca è da rilevare nel mese di agosto il buon rialzo di Ferrari (+7,9%), sostenuta anche da una buona trimestrale. Nel complesso i titoli del Cavallino Rampante hanno registrato un guadagno record del 73,8% nel periodo gennaio-agosto del 2017, piazzandosi davanti agli altri 39 titoli del Ftse Mib. A beneficiare del balzo delle quotazioni di Fca e di Ferrari, Exor (+6,5%) dato che detiene il 29,2% del colosso italo-americano e il 23,5% del gruppo di Maranello. Le azioni dell’holding della famiglia Agnelli sono state, tuttavia, penalizzate dalle somme che dovrà risarcire la controllata al 100% Partner Re per gli enormi danni provocati in Texas end Louisiana dall’uragano Harvey. Senza dimenticare poi che Exor detiene il 26,9% di Cnh Industrial che lo scorso mese ha lasciato sul terreno il 2,8 per cento.

Alle spalle dei tre titoli della galassia Agnelli, il progresso più consistente all’interno del Ftse Mib ad agosto è stato registrato dai titoli Enel (+5,4%) che in questo modo hanno registrato il nuovo massimo del 2017 a 5,12 euro, tornando così sui livelli dell’autunno del 2008. Gli investitori sembrano aver apprezzato le ultime mosse dei vertici del colosso elettrico italiano. Tra le principali ricordiamo il riacquisto di obbligazioni proprie per 1,75 miliardi dollari al fine di ottimizzare la gestione finanziaria e l’acquisizione della statunitense EnerNOC per 250 milioni di dollari per rafforzare la sua presenza nel settore della gestione della domanda e dei servizi energetici per utility, clienti commerciali, istituzionali e industriali. Negli ultimi giorni di agosto è stato poi comunicato l’avvio di una prossima riorganizzazione societaria in Cile, in linea con alcuni degli obiettivi strategici del gruppo guidato da Francesco Starace, fra cui la semplificazione degli assetti proprietari delle società quotate cilene all’interno dell’area di consolidamento.

Un altro mese da incorniciare per Moncler (+5,2%) che nell’ultima settimana ha beneficiato dei giudizi degli analisti, ancora sulla scia di un’altra trimestrale in crescita presentata alla fine di luglio. Ricordiamo che le azioni del gruppo guidato da Remo Ruffini hanno registrato nei primi otto mesi del 2017 una performance borsistica del 44,4%, piazzandosi così al quarto posto alle spalle di Ferrari (+73,8%), Ubi Banca (+55,8%) e Fca (+46,6%).

Ben comprata ad agosto anche Atlantia (+5,1%) con le quotazioni che hanno raggiunto nuovi record storici. Il gruppo guidato da Giovanni Castellucci a inizio del mese scorso ha rilevato il 29,38% dell’aeroporto di Bologna ed è ancora in corsa per acquisire il controllo della spagnola Abertis. Senza dimenticare che la stessa Atlantia lo scorso 4 agosto ha presentato una semestrale con utili in crescita a doppia cifra a livello operativo e di risultato netto finale.

Dietro Atlantia, il rialzo maggiore dello scorso mese è stato registrato da Banco Bpm (+3,2%9, primo titolo in termini di performance borsistica del comparto bancario. Le quotazioni del gruppo creditizio guidato da Giuseppe Castagna hanno beneficiato della cessione ad Anima di Aletti Gestielle per 700 milioni di euro e di una semestrale conclusa con un utile netto di 94,2 milioni, a fronte di un rosso di 230,1 milioni nello stesso periodo del 2016. Gli altri due titoli bancari che a fine agosto hanno concluso le contrattazioni su livelli superiori a fine luglio sono stati Unicredit (+2,7%) e Bper (+1,7%). In entrambi casi le quotazioni sono state alimentate dagli acquisti seguiti subito dopo ai risultati economici del periodo gennaio-giugno del 2017 superiori alle attese degli analisti dato che nelle restanti tre settimane sono prevalse le vendite che si sono mangiate parte del rialzo iniziale.

Ad agosto la peggiore performance all’interno del Ftse Mib è stata registrata da Tenaris (-16,1%) che prima è scivolato sulla scia di una guidance sul secondo semestre dell’anno in corso inferiore alle attese degli analisti e poi ha risentito delle possibili conseguenze dell’uragano Harvey sull’attività del gruppo guidato da Paolo Rocca negli Stati Uniti del Sud. Conseguenze che per i vertici di Tenaris saranno limitate in quanto l’evento atmosferico eccezionale che ha colpito il Texas non ha danneggiato gli impianti del gruppo italo-argentino localizzati in questo Stato. Senza dimenticare che l’incapacità delle quotazioni del petrolio, in particolare del Crude Oil, di superare la soglia dei 50 dollari al barile limita gli investimenti nel settore. Non è un caso che sia proprio Saipem (-9,9%) che abbia registrato il secondo peggiore risultato borsistico all’interno del principale indice equity italiano nel mese scorso. Solo nell’ultima seduta di agosto i titoli del gruppo guidato da Stefano Cao hanno rialzato la testa sulla scia dell’annuncio di nuove commesse in Africa (Angola e Guinea) e Germania per un controvalore di circa 370 milioni di dollari.

Il mese scorso è stato particolarmente difficile anche per i titoli del risparmio gestito, nonostante i dati della raccolta relativi a luglio siano stati solidi. A livello di performance mensile, il più penalizzato del comparto in esame è stato Banca Generali (-7,6%), seguito da Azimut Holding (-6,5%) e da Banca Mediolanum (-3,9%). In tutti e tre i casi, si tratta di titoli che a fine agosto sono su livelli superiori a quelli dello scorso 31 dicembre.