Banco Bpm – Per il bancassurance testa a testa Covéa Cattolica

E’ agguerrita la battaglia tra Covéa e Cattolica per assicurarsi il ruolo di partner assicurativo di Banco Bpm. Il prossimo 17 ottobre al consiglio di amministrazione dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna saranno presentate in modo esaustivo le due offerte.

Secondo indiscrezioni, i due gruppi avrebbero valutato il totale delle due compagnie in vendita tra 1,1/1,2 miliardi. Il che significa un’offerta compresa tra i 550 milioni e i 600 milioni per la quota del 50%, a meno che vengano considerati premi di maggioranza a seconda degli equilibri che saranno fissati nella governance.

La valenza delle due proposte sarà influenzata anche da altri elementi, quali le commissioni offerte per la distribuzione delle polizze attraverso la rete di sportelli e i progetti di sviluppo previsti dai business plan.

Tuttavia, al fine di comprendere l’impatto economico dell’operazione, per l’istituto di piazza Meda sarà molto importante conoscere come si scioglierà il nodo del divorzio da Unipol, che ha esercitato l’opzione di vendita della propria quota del 50%+1 azione di Popolare Vita.

I due ex alleati hanno posizioni molto distanti, con la banca che stima la partecipazione in 350 milioni, mentre la compagnia bolognese le assegna un valore di 700 milioni. La decisione ora è in mano a un arbitro che dovrà stabilire il congruo prezzo del pacchetto messo in vendita da UnipolSai. Un processo che di fatto rallenterà la decisione sul futuro socio, in quanto la compagnia di Bologna vuole che siano definiti i passaggi per la sua uscita prima di aprire le porte di Popolare Vita per la due diligence dei competitor interessati.

Bisognerà quindi vedere se il board di martedì sarà già in grado di prendere una decisione sul candidato con il quale proseguire le trattative in esclusiva o rimanderà tale scelta. Sicuramente i due aspiranti puntano molto sull’accordo e hanno interessanti carte da giocare. Cattolica Assicurazioni è alla ricerca di un nuovo canale distributivo bancario, dopo che è venuto meno l’accordo con Popolare di Vicenza. La compagnia ha trovato nuovo vigore anche dopo l’ingresso nel capitale di Warren Buffet che ha acquisito una quota del 9%, puntando sullo sviluppo della compagnia tricolore. Covéa è invece il partner storico della Banca Popolare di Milano, con la quale è socio nella Bipiemme Vita che a sua volta controlla la Bipiemme Assicurazioni e i rapporti tra le due sono molto buoni.

Intanto oggi a Piazza Affari le azioni Banco Bpm cedono alle 9:45 lo 0,4% a 3,06 euro, contro l’indice Ftse Italia Banche al momento flat.

COMMENTO

L’obiettivo di Banco Bpm è arrivare a una conclusione del riassetto del comparto assicurativo tale da garantire una neutralità dell’impatto sui coefficienti di stabilità patrimoniale della banca.

Considerando l’accordo già raggiunto per l’uscita della partnership con Aviva, per la quale sono stati sborsati 252 milioni, si può rilevare che le offerte arrivate potrebbero essere in grado di realizzare questo obiettivo a meno che il giudice non fissi un prezzo per la put di Unipol ai livelli massimi richiesti dal venditore.

Quanto alla scelta del nuovo partner, Banco Bpm può sentirsi abbastanza libera di optare per la soluzione che riterrà più conveniente, visto che l’accordo con Covéa non prevede alcuna opzione per garantire il diritto all’uscita dei due partner. In ogni caso, quindi, la joint venture esistente andrà avanti fino alla naturale scadenza nel 2021.