Utility – Settore invariato, con le “regolate” che sovraperformano

Seduta di metà settimana caratterizzata dalla mancanza di direzionalità per il Ftse Italia Servizi Pubblici (inv.), registrando così un andamento sostanzialmente in linea con quello del principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib (+0,1%) e dello Stoxx Europe 600 Utilities.

Da segnalare che nell’ambito delle Big e Mid Cap, i titoli che ieri hanno registrato i rialzi più consistente sono quelli di gruppi attivi in business completamente regolati (Italgas, Snam e Terna) o in prevalenza regolati (Acea).

Nel segmento delle azioni a maggiore capitalizzazione, Snam (+0,4%) ha comunicato l’esito positivo dell’offerta di riacquisto di alcune emissioni di obbligazioni proprie in circolazione. In particolare, il colosso di San Donato comprerà obbligazioni proprie per 607,1 milioni di euro al termine del buyback obbligazionario su 8 emissioni in circolazione, con scadenze comprese tra gennaio 2019 e gennaio 2024. L’operazione, lanciata la settimana scorsa e conclusa ieri, consente a Snam di proseguire il processo di ottimizzazione della propria struttura del debito e di continuo miglioramento del costo del capitale. Contemporaneamente al lancio del riacquisto dei propri bond, nei giorni scorsi il gruppo guidato da Marco Alverà ha collocato un nuovo titolo decennale da 650 milioni.

Sempre ieri, nell’ambito delle Mid Cap, Iren (+0,8%) ha reso noto che su un totale di 890,6 milioni di euro di bond in circolazione sono stati validamente portati in adesione alle offerte alle ore 17:00 del 17 ottobre 2017 un ammontare nominale complessivo pari a 92,2 milioni.

Tra i titoli delle società a bassa capitalizzazione, cioè le Small Cap, in evidenza Ergy Capital (+2,7%), Gruppo Waste Italia (+2,3%) ed Edison Rsp (+1%). Ricordiamo che martedì pomeriggio a mercati chiusi, il gruppo di Foro Buonaparte ha annunciato di aver acquisito la partecipazione di controllo di Frendy Energy (quotata sull’AIM), avendo rilevato nella stessa giornata da quattro differenti venditori il 50,078% del capitale, al prezzo di 0,34 euro per azione con un esborso complessivo di quasi 10,1 milioni. In conseguenza dell’operazione di martedì si sono verificati i presupposti richiamati volontariamente dall’art. 48 dello statuto di Frendy Energy, dell’obbligo a carico di Edison di promuovere un’offerta pubblica di acquisto totalitaria sulle restanti n. 29.612.338 azioni Frendy. Conformemente a quanto disposto dalla legge, il corrispettivo dell’offerta sarà anch’esso di euro 0,34 per ciascuna azione ordinaria (l’Offerta Obbligatoria).