Mercati – Partenza incerta, Madrid la peggiore

Apertura sulla parità per le borse europee, che attendono il meeting della Bce in calendario il prossimo 26 ottobre e guardano agli sviluppi della situazione in Spagna. Oggi, infatti, si riuniscono i leader catalani dopo che il governo Rajoy ha fatto scattare l’articolo 155 della costituzione, sospendendo l’autonomia della regione.

Intorno alle 9:15, il Ftse Mib arretra dello 0,1% in area 22.330 punti. Debole anche il Ftse 100 di Londra (-0,1%), mentre oscillano sulla parità il Dax di Francoforte e il Cac 40 di Parigi. In calo, infine, l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%).

Intanto il dollaro si rafforza nei confronti delle altre valute, con in particolare il cambio dollaro/yen risalito a 113,8 dopo la netta vittoria del premier Shinzo Abe alle elezioni in Giappone. In discesa, invece, l’euro/dollaro in area 1,176, in attesa della riunione della Bce in agenda giovedì.

Tra le materie prime in calo l’oro, tornato in area 1.275 dollari l’oncia complice anche l’apprezzamento della moneta americana. Poco mosso il petrolio con il Brent (+0,2%) a 57,8 dollari e il Wti (+0,3%) a 52 dollari.

Sull’obbligazionario il rendimento del Btp riparte dal 2,03%, separato da uno spread con il Bund in area 159 punti base dopo che l’agenzia Fitch venerdì scorso ha confermato il rating sul debito sovrano dell’Italia a ‘BBB’. Il Bonos spagnolo, invece, riparte dall’1,65%, con un differenziale con l’omologo tedesco in area 121 punti base.

Tornando a Piazza Affari, avvio debole per i bancari, con BANCO BPM (-0,7%), UBI (-0,7%) e BPER (-0,5%) che scivolano in fondo al Ftse Mib. Vendite su YNAP (-1,4%), mentre GENERALI (+0,5%) beneficia anche della revisione al rialzo da parte di Jefferies della raccomandazione da ‘hold’ a ‘buy’ e del target price da 16,8 euro a 17,7 euro.

In territorio positivo, infine, TELECOM ITALIA (+0,3%) dopo che venerdì il cda ha approvato a maggioranza il term sheet vincolante per la creazione di una joint venture con Canal+.