Mercati Asiatici – Listini in rialzo, in controtendenza la Cina continentale

Intonazione positiva per le borse asiatiche in scia alla chiusura al rialzo di Wall Street, a sua volta sostenuta dal via libera alla Camera alla riforma fiscale voluta dal presidente Trump (ottenuto con 227 voti a favore e 205 contro).

In Giappone il Nikkei (+0,2%) consolida i guadagni della seduta precedente, mantenendosi in prossimità dei 22.400 punti. Ieri erano tornati gli acquisti dopo sei sedute in rosso. Sopra la parità anche l’indice generale Topix (+0,1%) a 1.763,76 punti. I listini nipponici sono in parte frenati dalla lieve risalita dello yen sul dollaro, con il cambio che si porta a 112,6 (ai minimi da un mese).

Vendite sulle piazze della Cina continentale con Shanghai (-0,6%) e Shenzhen (-2,6%) penalizzate dalle prese di profitto. Il tutto dopo che la banca centrale cinese ha iniettato nel sistema finanziario 310 miliardi di yuan (47 miliardi di dollari), l’ammontare più elevato dallo scorso gennaio. Andamento opposto, invece, per il listino di Hong Kong (+0,8%).

Sulle altre piazze, dove sono ancora aperte le contrattazioni, positive Mumbai (+1%) dopo che Standard & Poor’s ha alzato il rating sul debito sovrano indiano per la prima volta dal 2004 a ‘Baa2’ da ‘Baa3’, portando l‘outlook da positivo a stabile grazie ai progressi nelle riforme economiche e istituzionali, Singapore (+1,1%), Sidney (+0,2%), Kuala Lumpur (+0,2%), Taipei (+0,7%), Bangkok (+0,7%), Jakarta (+0,7%) e la borsa neozelandese (+0,3%). Invariata Seul.

L’indice Msci Asia Pacific, alle 08:10 ora italiana, cresce lo 0,6%, mentre l’oro risale a 1.282,45 dollari l’oncia.