Generali – La controllata italiana vuole migliorare l’efficienza nel ramo danni

La controllata italiana di Generali punta a recuperare efficienza nel segmento danni, tentando di mantenere sotto il 100% il Combined ratio.

È quanto ha dichiarato alla stampa Massimo Monacelli, responsabile dell’area danni e sinistri di Generali Italia, secondo il quale l’obiettivo sarà raggiunto tramite l’abbattimento dei costi, la maggiore intercettazione delle frodi, la significativa diminuzione dei reclami e l’ampliamento della gamma dei servizi.

Tutto ciò si inquadra nell’ambito del piano di snellimento da 150 milioni avviato nel 2016 dall’Ad di Generali Italia Marco Sesana, allo scopo di ridisegnare 20 processi chiave, facendo anche ricorso a nuove tecnologie.

Secondo quanto sottolineato da Monacelli, la compagnia “si è focalizzata su alcune priorità, tra cui portare la segnalazione delle frodi entro il 2018 al 4% dei sinistri pagati (si stima che nel mercato l’incidenza media delle prime sia il 10%, ndr). Nel 2016 abbiamo toccato il 3% e quest’anno contiamo di chiudere al 3,5 per cento. Stiamo ridisegnando i prodotti in modo da aumentare, anche con la connettività, i punti di contatto con i clienti, facendo prevenzione dei rischi e introducendo nuovi servizi non assicurativi”.

Per quanto riguarda l’Rc auto il manager ha precisato che “l’obiettivo ultimo è sempre evitare che i costi superino i premi incassati, ovvero che il Combined ratio (il rapporto tra costi e sinistri rispetto ai premi) superi il 100 per cento. Siamo a ridosso di quella soglia per effetto soprattutto del calo dei premi dovuto alla forte concorrenza sul mercato. Per restare competitivi dobbiamo aumentare ancora l’efficienza. Per differenziarci investiamo sui servizi. Abbiamo avviato nuovi progetti, come una procedura d’urgenza da attivare in caso di calamità naturali e un servizio di supporto nel caso dei gravi infortuni”.