Banche – Seduta poco mossa (-0,1%), più vivaci Unicredit (+0,6%) e Mps (+0,8%)

ll Ftse Italia Banche termina appena sotto la parità (-0,1%) e allineato all’analogo europeo (-0,4%), non impedendo comunque al Ftse Mib di chiudere in positivo (+0,2%).

Il settore creditizio riesce dunque a tenere dopo avere trovato un po’ di tranquillità in seguito alla conferma da parte della responsabile della supervisione bancaria della Bce, Danièle Nouy, che probabilmente Francoforte avrà bisogno di un po’ di tempo in più per mettere a punto le nuove regole per la gestione degli npl, con la consultazione sull’addendum che terminerà il prossimo venerdì.

Nel listino principale scatta qualche presa di profitto sui titoli che avevano performato meglio negli ultimi cinque giorni, vale a dire Bper (-0,5%), Ubi (-1%), Mediobanca (-0,6%) che ha lanciato una nuova piattaforma di investimento, Intesa (-0,6%) e Banco Bpm (-2,3%).

Moderato rialzo Unicredit (+0,6%) dopo il via libera dell’assemblea straordinaria alla nuova governance. Nel frattempo, l’istituto di piazza Gae Aulenti procede nella strategia volta alla riduzione delle esposizioni deteriorate, cedendo un portafoglio da 44,3 milioni in capo alle controllate ungheresi.

Tornano gli acquisti anche su Mps (+0,8%) dopo il rosso del 3% riportato nei giorni scorsi.

Nel Mid Cap sia Popolare Sondrio (+0,1%) sia Credem (+0,9%) rafforzano i guadagni degli ultimi giorni.

Tra le Small Cap ancora prese di beneficio su Creval (-2,5%) dopo il recente rimbalzo, nel giorno in cui ha ceduto crediti deteriorati per 24 milioni a un prezzo pari al 58% del valore lordo.

Parziale risalita per Carige (+1%) con la giornata di oggi che rappresenta il termine ultimo per sottoscrivere i diritti dell’aumento di capitale da 560 milioni, a cui i piccoli risparmiatori avrebbero partecipato per circa 100 milioni e a cui le compagnie assicurative che detenevano i bond subordinati aderiranno per 45 milioni. Intanto, sul fronte cessioni, è stata concessa al fondo Chenavari Investment Managers l’esclusiva per la vendita di Creditis, la controllata attiva nel credito al consumo ed è stata approvata in via definitiva per la cessione a Credito Fondiario di un pacchetto da 1,2 miliardi di npl e della piattaforma di servicing.