Infrastrutture – Comparto tonico nei cinque giorni, balzo di Astm (+7,7%)

L’indice infrastrutture italiane ha terminato l’ottava dal 4 all’8 dicembre in rialzo dell’1,4%, in linea con l’Euro Stoxx Prodotti e Servizi Industriali e sottoperformando il Ftse Mib (+3%) trainato soprattutto dai bancari. In settimana l’attenzione degli investitori si è concentrata prevalentemente sui progressi della riforma fiscale statunitense e sulle complesse trattative tra Londra e Bruxelles per la Brexit, che si sono sbloccate venerdì permettendo di passare alla seconda fase di negoziati. L’ottava si è conclusa con il report di novembre sul mercato del lavoro statunitense, che ha evidenziato un incremento sopra le attese degli impieghi nel settore non agricolo.

In rialzo dello 0,6% la big cap Atlantia, che si prepara ad aumentare l’offerta per Abertis per fronteggiare la rivale Acs. Nel frattempo però da due ministeri del governo spagnolo sono giunte richieste alla CNMV per sollecitare l’annullamento o la revoca dell’autorizzazione all’Opa di Atlantia. Secondo i ministri serve l’approvazione del governo, in quanto l’offerta porterebbe a controllare indirettamente enti concessionari delle autostrade a pedaggio spagnole, di cui Abertis è la società madre e Hispasat, concessionaria del segmento spaziale della posizione orbitale geostazionaria dello Stato.

Fra le Mid Cap spicca Astm (+7,7%) che tocca un nuovo massimo storico a 25,65 euro. Picco di sempre, a 15,43 euro, anche per Sias (+6%), che ha sottoscritto con Impresa Pizzarotti un accordo finalizzato a garantire alle parti il controllo congiunto di Tangenziali Esterne di Milano (TEM) e Tangenziale Esterna (TE). Ad esito degli accordi, il gruppo Sias verrà a detenere il 50% di TEM e circa il 28,30% di TE.

Acquisti anche su Enav (+5%), che tocca un nuovo primato a 4,70 euro, mentre chiude l’ottava poco mossa Aeroporto di Bologna (+0,2%). A novembre i passeggeri dello scalo felsineo hanno raggiunto quota 583mila, con un incremento del 5,4% sullo stesso mese del 2016. Nel periodo gennaio-novembre il Marconi ha superato quota 7,5 milioni di passeggeri, con un trend di crescita del 6,5% sullo stesso periodo del 2016.

Fra le small cap la migliore è FNM (+3,1%), che ha approvato il progetto di joint venture con ATB Mobilità e Brescia Mobilità. L’operazione è volta a migliorare le sinergie commerciali, industriali e operative di FNM nel settore del trasporto pubblico su gomma.

In rialzo pure Toscana Aeroporti (+1,9%), dopo che il Ministero dell‘Ambiente, che si occupa delle valutazioni di impatto ambientale, ha dato il via libera al master plan 2014-2029 per l’aeroporto di Firenze. Nuovo massimo di un anno infine per Autostrade Meridionali (+1,6%) a quota 28,39 euro.