Carige – Domani parte l’offerta dei diritti inoptati

Partirà domani, 15 dicembre, l’offerta dei titoli inoptati nell’ambito dell’aumento di capitale di Carige. Ieri è scaduto, senza alcuna adesione, il termine per esercitare il diritto di revoca all’aumento di capitale, in seguito alla pubblicazione dell’integrazione del prospetto per le operazioni straordinarie realizzate dopo l’avvio dell’offerta dei diritti di opzione. Da sottolineare che le nuove operazioni, quali la cessione delle sofferenze e della quota di Creditis, facevano già parte del piano di rafforzamento patrimoniale per un miliardo complessivi.

L’aumento di capitale risulta quindi sottoscritto al 66,46%, per un controvalore di 330,9 milioni. Non sono stati invece esercitati diritti pari al 33,54%, per un controvalore pari a 167 milioni e per i quali partirà domani la vendita in Borsa.

L’offerta avverrà tramite Equita Sim nelle sedute del 15, 18, 19, 20 e 21 dicembre 2017, salvo chiusura anticipata. Nel corso della prima seduta sarà offerto l’intero quantitativo dei diritti, mentre nelle sedute successive saranno offerti quelli eventualmente non collocati nelle precedenti.

Tra chi ha manifestato il proprio interesse a partecipare all’acquisto dei diritti vi è il gruppo Malacalza, che ha chiesto alla Bce di poter innalzare la propria partecipazione dal 17,7% al 28 per cento. Questo significa un investimento ulteriore, rispetto alla partecipazione all’aumento pro quota, di circa 51 milioni, per arrivare a un ammontare complessivo di 140 milioni.

Quanto alle informazioni tecniche, i diritti avranno le stesse condizioni dell’aumento di capitale e quindi potranno essere utilizzati per la sottoscrizione delle nuove azioni, al prezzo di 0,01 euro cadauna, nel rapporto di 60 nuovi titoli per ogni diritto.

L’esercizio dei diritti dovrà essere effettuato tramite gli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli, a pena di decadenza, entro e non oltre il 22 dicembre 2017, con pari valuta, salvo il caso in cui l’offerta in Borsa si chiuda anticipatamente, a seguito della vendita di tutti i diritti offerti nelle sedute del 15 o del 18 dicembre 2017.

Nel caso di chiusura anticipata dell’offerta in Borsa, anche l’esercizio dei diritti dovrà essere effettuato anticipatamente, a pena di decadenza, entro e non oltre il terzo giorno di Borsa aperta successivo a quello di comunicazione della chiusura e quindi: entro e non oltre il 20 dicembre 2017, in caso di chiusura anticipata il 15 dicembre 2017 ovvero entro e non oltre il 21 dicembre 2017, in caso di chiusura anticipata il 18 dicembre 2017.