Mercati – Deboli prima della Bce, Milano -0,2%

Intorno alle 11:50 le Borse europee scambiano poco sotto la parità, all’indomani del meeting della Federal Reserve e in attesa della Banca Centrale Europea. A Milano il Ftse Mib flette dello 0,2%, sostanzialmente in linea con il Ftse 100 di Londra (-0,25%) mentre il Dax di Francoforte (-0,6%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,35%) mostrano ribassi più marcati.

Sul Forex il dollaro resta sostanzialmente invariato sull’euro (EUR/USD in area 1,182) e risale lievemente sullo yen (USD/JPY 112,75), dopo il calo di ieri sera innescato dalle decisioni della Fed. L’istituto centrale statunitense ha alzato, come previsto, i tassi di interesse di 25 basis point e ha confermato per il 2018 altri tre ritocchi al costo del denaro. La stima sulla crescita è stata alzata da 2,1% a 2,5% mentre non sono previste accelerazioni sul fronte dell’inflazione.

Ora il focus degli investitori si sposta sulla Bce e in particolare sulla conferenza stampa post meeting di Mario Draghi, da cui gli operatori sperano di carpire qualche dettaglio in merito al piano di allentamento degli stimoli.

In rialzo la sterlina, scambiata per 1,344 dollari mentre il cross con l’euro scende sotto quota 0,88, in attesa della riunione della Bank of England.

Sul fronte macro sono stati diffusi gli indici Pmi preliminari di dicembre di Francia, Germania ed Eurozona, che hanno confermato la ripresa dell’attività manifatturiera e terziaria in Europa. In Italia l’Istat ha confermato le stime preliminari di novembre sull’inflazione di novembre, in lieve flessione su base mensile.

Tra le materie prime le quotazioni del petrolio scambiano poco mosse con Wti e Brent rispettivamente a 56,5 e 62,5 dollari al barile. Invariato l’oro a 1.255 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario il rendimento del Btp si attesta all’1,785% dopo l’impennata di ieri e lo spred con il Bund rimane in area 146 punti base.

A Piazza Affari i bancari viaggiano in ordine sparso dopo la debolezza della seduta precedente, con BPER (+0,2%) e UNICREDIT (+0,5%) lievemente positive mentre BANCO BPM flette ancora dello 0,8 per cento.

In evidenza YNAP (+1,9%), acquisti anche su AZIMUT (+1,3%), FINECO (+0,9%) e UNIPOL (+0,8%).

Dietrofront di TELECOM ITALIA (-0,6%) dopo la partenza positiva, all’indomani dell’incontro tra l’Ad Genish e il ministro Calenda.