Impiantistica – Crollo di Trevi (-14,7%), debole Astaldi (-6,5%)

La settimana chiude con un bilancio negativo che si concretizza nella perdita di tre punti percentuali del Ftse Mib, soprattutto, ma non esclusivamente per effetto del nervosismo che ha reinvestito il settore bancario.

L’impiantistica, in realtà, reagisce meglio alle tensioni del mercato e limita il regresso allo 0,8%, praticamente in linea con l’Eurostoxx Prodotti e Servizi Industriali migliore solo di due decimali.

La media dell’indice nasconde tuttavia due situazioni critiche. La prima riguarda Trevi che chiude con un ribasso complessivo vicino al 15%, metà del quale maturato nell’ultima sessione della settimana. L’azione del gruppo romagnolo buca la soglia psicologica di 0,30 e aggiorna i nuovi minimi. Il ribasso è accompagnato anche dalle pressioni sull’obbligazione quotata all’extramot.

L’altro titolo che soffre la settimana è ancora Astaldi che si riaccosta a quota 2 euro e segna un ribasso complessivo del 6,5%. Il gruppo capitolino ha varato venerdì l’aumento di capitale scindibile a servizio del prestito equity linked emesso lo scorso giugno.

Da sottolineare in ultimo, la notizia di revisione in negativo della guidance 2017 di Ansaldo STS che non è ancora riflessa nei prezzi (l’azione chiude la settimana con un rialzo dell’1,8%) in considerazione della comunicazione a mercato ormai chiuso.