Analisi Tecnica – Intesa Sanpaolo: quadro grafico saldamente positivo

Il deciso movimento rialzista avviato dalle quotazioni dei titoli dell’istituto di credito milanese sulla tenuta di 2,714 euro nella prima seduta del 2018 ha consentito di superare la fondamentale resistenza statica posta a 3,01 euro e di spingersi a ridosso di 3,10 euro. Fondamentale in quanto si tratta di un livello che aveva delimitato superiormente l’ampia fase laterale che aveva caratterizzato il secondo semestre del 2017 di Intesa Sanpaolo.

Il quadro grafico positivo su tutti gli orizzonti temporali (breve, medio e lungo periodo) potrebbe consentire ai corsi delle azioni del gruppo guidato da Carlo Messina di proseguire il sopracitato movimento ascendente in direzione della prima resistenza significativa a 3,15 euro, al di sopra del quale il successivo ostacolo è individuabile a 3,20 euro. La rottura al rialzo di questo livello, in un contesto di volumi crescente, aprirebbe la strada verso un primo obiettivo di breve termine a 3,27 euro e verso un secondo posizionato a quota 3,35 euro.

Lo scenario rialzista appena delineato potrebbe subire una battuta d’arresto nel caso di discesa delle quotazioni di Intesa Sanpaolo al di sotto del supporto a 3,05 euro, anche se il livello cruciale da monitorare è il supporto statico, prima resistenza, a 3,01 euro. Il cedimento di questo livello, confermato in chiusura di seduta, aumenterebbe la pressione dei venditori sui corsi delle azioni di Intesa Sanpaolo, favorendo una nuova discesa in direzione del target ribassista a 2,85 euro, con uno step intermedio a 2,92 euro.

Tra gli indicatori si segnala l’ingresso del Relative strenght index (Rsi) nella zona di ipercomprato.

La performance da inizio 2018 dei titoli Intesa Sanpaolo è dell’11,9%, mentre il target price medio sulla base dei contributi di 24 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 3,11 euro.

Prezzo di riferimento: 3,10 euro

+8,1% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 3,35 euro;

+5,5% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 3,27 euro;

+3,2% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 3,20 euro;

+1,6% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 3,15 euro;

 

-1,6% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 3,05 euro;

-3,0% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 3,01 euro;

-5,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 2,92 euro;

-8,1% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 2,85 euro.