Analisi Tecnica – Saras: tenta il rimbalzo sulla trend line rialzista di lungo periodo

Dopo aver raggiunto lo scorso 31 ottobre il massimo relativo intraday a 2,394 euro, le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nel business della raffinazione del petrolio hanno perso progressivamente terreno, avviando un vero e proprio movimento ribassista. Movimento che, all’inizio della scorsa settimana, ha registrato una decisa accelerazione con l’apertura di un gap down, e che ha spinto i corsi di Saras a testare la trend line rialzista di lungo periodo, ora in transito per 1,774 euro.

La prolungata tenuta di questo supporto dinamico rappresenterebbe un segnale di forza per le quotazioni dei titoli del gruppo controllato dalla famiglia Moratti che, tuttavia, dovrà essere confermato in prima battuta dalla violazione al rialzo della prima barriera significativa individuabile a 1,838 euro. Superata questa resistenza statica, il successivo ostacolo per i corsi di Saras è posizionato a 1,883 euro al di sopra del quale si potrebbe parlare dell’avvio di un vero e proprio trend ascendente di breve periodo, con un primo obiettivo rialzista a 1,916 euro, chiudendo così il sopracitato gap down, e con un secondo a 1,971 euro.

Lo scenario positivo appena delineato potrebbe essere accantonato soltanto nel caso di rottura al ribasso, confermata in chiusura di seduta, della sopracitata trend line rialzista lungo periodo. Il conseguente aumento della pressione dei venditori potrebbe far scivolare le quotazioni dei titoli del gruppo milanese verso il successivo supporto statico posto a 1,73 euro. A questo punto il cedimento di questo livello, spingerebbe i corsi di Saras verso un primo target ribassista, a quota 1,68 euro, e un secondo obiettivo a quota 1,65 euro.

Da inizio anno la performance borsistica dei titoli Saras è del -9,5%, mentre il target price medio sulla base dei contributi di 10 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 2,13 euro.

Prezzo di riferimento: 1,813 euro

+8,7% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 1,971 euro;

+5,7% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 1,916 euro;

+3,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 1,883 euro;

+1,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 1,838 euro;

 

-2,2% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 1,774 euro;

-4,6% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 1,73 euro;

-7,3% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 1,68 euro;

-8,9% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 1,65 euro.