Analisi Tecnica – Bper: rompe al rialzo la trend line ribassista di medio termine

Nella seduta di ieri, le quotazioni dei titoli della banca modenese hanno fornito un’importante segnale di forza in quanto si sono riportate al di sopra della trend line discendente tracciata sul massimo relativo intraday dello scorso 3 ottobre a 5,18 euro e passante per 4,564 euro.

Per mettersi definitivamente alle spalle il sopracitato trend ribassista di medio termine, all’interno di un quadro tecnico neutrale nel lungo termine, i corsi di Bper dovrebbero oltrepassare la resistenza statica individuabile a 4,79 euro, con un importante ostacolo intermedio da superare a quota 4,64 euro. Il breakout di 4,79 euro, confermato in chiusura di seduta e accompagnato da volumi crescenti, aprirebbe la strada verso un primo target rialzista posizionato a 4,878 euro e, successivamente, verso un secondo a quota 4,99 euro.

Un’eventuale chiusura di seduta al di sotto della sopracitata trend line ribassista di medio termine, al contrario, favorirebbe l’aumento della pressione dei venditori, con possibile nuova discesa delle quotazioni dei titoli della banca guidata da Alessandro Vandelli verso un primo supporto statico individuabile a 4,46 euro. In questo scenario negativo, gli obiettivi ribassisti di breve periodo per Bper possono essere posizionati a 4,362 euro prima e a quota 4,31 euro in seguito.

Da inizio 2018 la performance dei titoli BPER Banca è del 9,5%. Mentre il target price medio sulla base dei contributi di 10 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 5,24 euro.

Prezzo di riferimento: 4,61 euro

+7,2% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 4,94 euro;

+5,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 4,878 euro;

+3,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 4,79 euro;

+0,7% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 4,64 euro;

 

-1,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 4,564 euro;

-3,3% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 4,46 euro;

-5,4% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 4,362 euro;

-6,5% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 4,31 euro.