Neodecortech (Aim) – Non teme la concentrazione di mercato dei fornitori

La recente notizia di una possibile fusione Fibria – Suzano in Brasile, che darebbe vita ad un gigante del mercato della cellulosa con una capacità produttiva di 10,8 milioni di tonnellate/anno pari al 17,6% dell’offerta mondiale di cellulosa, potrebbe tradursi in una pressione sui prezzi delle materie prime utilizzate dall’industria della carta già concentrata su pochi produttori.

Un’operazione che potrebbe indebolire gli operatori del settore, gravando sulla redditività di questi.

Bassa la preoccupazione per Neodecortech. Luigi Cologni, Ad di Neodecortech, realtà attiva nella  produzione di carte decorative per pannelli nobilitatiti e del flooring per il settore dell’interior design, si mostra poco sensibile al tema, in quanto l’argomento dei prezzi delle materie prime è sì centrale nell’ambito della strategia di crescita della società bergamasca, ma, in occasione della comunicazione dei dati preliminari del 2017, l’Ad aveva già sottolineato che “nel corso del 2018 la società prevede di recuperare ulteriore marginalità continuando a ribaltare gli aumenti, che peraltro avevamo previsto in anticipo, registrati nel 2017 sulle materie prime”.

A questo proposito si segnala che, nello scorso esercizio, dalla lettura dei dati preliminari emerge che i ricavi riportano una crescita di oltre il 10% a circa 128 milioni e che la redditività è confermata con un’Ebitda margin in linea con quanto previsto dagli analisti in un esercizio in cui gli aumenti del costo delle materie prime sono stati assorbiti dai prezzi di vendita per circa il 70%, percentuale destinata a raggiungere pressoché il 100% nei primi sei mesi del 2018.

Recuperi quindi che non creerano ritardi nel raggiungimento degli obiettivi prefissati.

E in aggiunta, un ulteriore impulso al business di Neodecortech arriverà dalla rivoluzione 4.0 del settore del mobile, che negli ultimi tempi ha dimostrato una forte propensione all’innovazione con investimenti che hanno fatto da leva per risollevare il comparto dalla crisi e che hanno impegnato il 49% delle imprese del settore, a dimostrazione di una ritrovata salute (finanziaria) e fiducia nella crescita.