Amplifon – Una customer experience innovativa per accelerare sullo sviluppo

Amplifon, realtà internazionale attiva nel mercato retail dell’hearing care, archivia un 2017 di pura eccellenza, realizzando per il terzo anno consecutivo risultati record in termini di ricavi, Ebitda e risultato netto. Una dinamica destinata a proseguire anche nei prossimi esercizi. Traguardi che premiano una strategia focalizzata su alcuni elementi quali una customer experience distintiva e fortemente innovativa, il consolidamento della leadership di mercato e la garanzia della capacità di esecuzione. Il tutto in un settore, quello dell’hearing care, fortemente attrattivo supportato da fattori demografici e da una crescente penetrazione. In Borsa negli ultimi cinque anni il titolo ha segnato un progresso del 285%, sovraperfomando di oltre il 160% il Ftse Italia Mid Cap.

La multinazionale milanese punta a realizzare nel triennio 2018-2020 un aumento dei ricavi ad un tasso composto medio annuo high-single digit in local currencies, un incremento dell’Ebitda margina circa il 18,5% nel 2020, una crescita dell’EPS, nonché a generare un flusso di cassa operativo cumulato pari a circa 600 milioni.

Il tutto dopo aver archiviato un 2017 particolarmente positivo, che ha visto ricavi in progresso del 12,5% a cambi costanti (+11,7% a cambi correnti) a 1.266 milioni, Ebitda ed Ebit cresciuti rispettivamente del 13,7% a 212,5 milioni e del 17,8% a 149,7 milioni e un balzo dell’utile netto, che si è attestato ai massimi storici superando i 100 milioni.

Tutto ciò grazie a una serie di operazioni orientate, come affermato da Enrico Vita, Ceo di Amplifon, a offrire una customer experience distintiva e fortemente innovativa, consolidare la leadership di mercato e garantire la capacità di esecuzione”. 

Strategie e obiettivi, quelli del gruppo lombardo, particolarmente apprezzati dalla Borsa. Infatti negli ultimi cinque anni il titolo ha registrato un rialzo del 285%, sovraperfomando nettamente il Ftse Italia Mid Cap, che nel pari periodo è salito del 124 per cento. 

Enrico Vita, Ceo di Amplifon, delinea le priorità strategiche

Enrico Vita, Ceo di Amplifon

“Offrire una customer experience distintiva e fortemente innovativa, consolidare la leadership di mercato e garantire la capacità di esecuzione”.

Sono queste afferma Enrico Vita, Ceo di Amplifon, “le priorità strategiche a cui stiamo lavorando e attraverso le quali puntiamo a raggiungere i target economico-finanziari molto ambiziosi che ci siamo posti per il triennio 2018-2020”.

Il tutto in “un settore, quello dell’hearing care, fortemente attrattivo supportato da fattori demografici e da una crescente penetrazione”.

Offrire una customer experience distintiva e fortemente innovativa

“La nostra prima priorità strategica”, riporta Vita, “consiste nell’offrire una customer experience distintiva e fortemente innovativa”.

“Ciò facendo leva”, prosegue il CEO, “su asset unici ed ineguagliabili quali dati, brand e un servizio impeccabile e fortemente personalizzato. I principali elementi del nostro programma di innovazione tecnologica sono una nuova linea di prodotti a marchio Amplifon pensata intorno alle esigenze dei nostri clienti e un eco-sistema multi-canale esclusivo, che ci permetterà non solo di offrire una customer experience fortemente personalizzata lungo tutto il customer journey (e quindi non solo in negozio) ma anche di offrire nuovi servizi ad elevato valore aggiunto per il cliente”.

“Di tale eco-sistema”, sottolinea il numero uno dell’azienda,“fa parte l’innovativa App che abbiamo sviluppato, la quale rappresenta il portale per poter accedere a nuovi servizi, da quelli base come ‘trova il negozio più vicino’ o ‘prenota un appuntamento’ a servizi più sofisticati che permettono di controllare al meglio l’apparecchio acustico. Tra questi, offriremo ai nostri clienti un servizio rappresentato da quello che abbiamo chiamato ‘Companion’. Si tratta di una funzione che basandosi sulle informazioni di utilizzo tramite un nostro algoritmo fornisce consigli continui al cliente per utilizzare al meglio l’apparecchio acustico. Inoltre, sono in fase di sviluppo ulteriori funzionalità quali il remote adjustment e il brain training”.

Consolidare la leadership di mercato 

Il nostro secondo pilastro strategico, afferma Vita, “è rappresentato dal consolidamento della leadership in tutti i principali mercati maturi e, fra quelli emergenti, abbiamo individuato nel mercato cinese un’opportunità rilevante per sostenere la crescita di medio termine. Prevediamo di entrare in quel mercato entro la fine dell’anno in corso attraverso una o più joint venture per conoscere meglio le dinamiche del mercato, ponendo quindi le basi per un’espansione a livello nazionale a partire dal 2019-2020”.

Garantire la capacità di esecuzione

La terza priorità strategica, afferma il Ceo, consiste nel “garantire la capacità di esecuzione attraverso una distintiva corporate culture, l’attrazione dei migliori talenti, la condivisione delle best practice e l’estensione a livello globale dell’infrastruttura informatica integrata”.

Un 2017 di pura eccellenza

Il 2017, afferma Enrico Vita, “è stato il terzo anno consecutivo di risultati record per ricavi, Ebitda e risultato netto, che si è attestato ai massimi storici superando i 100 milioni”.

Nel dettaglio il gruppo ha riportato ricavi pari a 1.266 milioni, in progresso del 12,5% a cambi costanti (+11,7% a cambi correnti) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

La dinamica positiva del fatturato si è amplificata a livello di margini operativi, con l’Ebitda e l’Ebit cresciuti rispettivamente da 186,9 milioni a 212,5 milioni (+13,7%) e da 127 a 149,7 milioni (+17,8%). Al netto degli oneri non ricorrenti, l’EBITDA e l’EBIT si sono attestati, rispettivamente, a 217,5 milioni di euro (in aumento del 14,9% e con un incremento dell’incidenza sui ricavi di 50 punti base) e a 154,9 milioni di euro (in aumento del 14,7% e con un incremento dell’incidenza sui ricavi di 30 punti base).

L’utile netto è salito del 57,5% a 100,5 milioni beneficiando anche di una minore incidenza delle imposte, con un tax rate passato al 22,9% dal precedente 40,6 per cento.

Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 296,3 milioni, in aumento di 71,9 milioni rispetto al dato di fine 2016 principalmente per effetto degli assorbimenti di cassa a seguito di importanti investimenti per attività di M&A.

“I risultati del 2017”, conclude sull’argomento il capo azienda, “testimoniano l’unicità del nostro modello di business, la validità della nostra strategia e un’esecuzione impeccabile con l’ulteriore consolidamento della nostra leadership a livello globale grazie a consistenti investimenti in attività di marketing e comunicazione, ad un solido mix tra crescita organica ed acquisizioni e al miglioramento dell’efficienza operativa”.

Lo scenario dei prossimi 18-24 mesi 

Il mercato mondiale dell’hearing care, afferma il CEO, “è un settore fortemente attrattivo supportato da fattori demografici e da una crescente penetrazione. Nel 2017, il settore è cresciuto di circa il 4% e ci aspettiamo che continui a crescere a questo tasso, sempre supportato da tali driver”.

E prosegue “da un lato, abbiamo infatti un numero crescente di persone che avranno sempre più bisogno di adottare una soluzione uditiva per via dell’aumento dell’aspettativa di vita e per l’incremento dell’inquinamento acustico. Dall’altro lato, abbiamo un aumento del tasso di adozione degli apparecchi acustici dovuto ad una maggiore consapevolezza riguardo all’importanza del benessere uditivo e alla propensione a uno stile di vita sempre più attivo, così come al miglioramento della tecnologia, che continua a rendere gli apparecchi acustici sempre più apprezzabili esteticamente e performanti”.

“Ci aspettiamo quindi che le dinamiche demografiche contribuiscano per circa il 2% alla crescita del mercato e che la penetrazione contribuisca per il resto. A fianco di questi due fattori secolari, stanno emergendo due trend favorevoli ovvero una generazione di consumatori sempre più attivi e dinamici e il ruolo crescente del digitale”. 

Le linee strategiche e i target finanziari 2018 – 2020 

Dopo aver lasciato alle spalle un biennio di grande crescita e trasformazione, implementando con successo le strategie individuate e conseguendo, anzi superando significativamente, gli obiettivi prefissati, lo scorso mese di marzo la società ha presentato le principali linee strategiche e i target finanziari per il triennio 2018-2020.

“Ci siamo posti dei target per il triennio 2018-2020 in termini economico-finanziari molto ambiziosi”, afferma Enrico Vita.

Infatti, sottolinea il CEO, “prevediamo un aumento dei ricavi pari a un tasso composto medio annuo high-single digit in local currencies. La performance sarà trainata da una robusta crescita organica ma anche da un’ulteriore espansione del network (circa 700 nuovi negozi – corporate stores – nel triennio, di cui circa 500 da M&A).

E prosegue “per quanto riguarda la redditività, puntiamo ad aumentare l’Ebitda margin recurring dal 17,2% del 2017 a circa il 18,5% nel 2020. Prevediamo inoltre una crescita dell’EPS, trainata sia dalla maggiore leva operativa sia da minori oneri finanziari grazie al recente rifinanziamento dell’Euro Bond (in scadenza a luglio 2018) con termini e condizioni significativamente migliorative e da un tax rate stimato nel triennio inferiore al 30%.

Infine, conclude il CEO, “puntiamo a generare un flusso di cassa operativo cumulato per il triennio pari a circa 600 milioni, che consentirà di finanziarie pienamente gli investimenti previsti, sia in Capex che in esborso per acquisizioni per un totale complessivo di 480 milioni nel triennio”. 

Analisti  – Prevalgono i giudizi neutrali

Strategie e risultati, quelli del gruppo Amplifon, abbastanza apprezzati dagli analisti. Infatti sulla base delle raccomandazioni raccolte dalla società si rileva che il 71% di essi esprime un giudizio neutrale mentre la restante quota è rappresentata da indicazioni di acquisto. 

Borsa – Il titolo ai massimi storici supera nettamente il Mid Cap

Il titolo ha chiuso la seduta di venerdì con un rialzo dell’1,5% a 14,87 euro.

Ottime le performance sia nel breve che nel medio termine. Nelle ultime 52 settimane il titolo ha sovraperformato del 16% l’indice Ftse Italia Mid Cap, che ha segnato un progresso intorno all’11% circa mentre Amplifon è salita del 27%.

Una dinamica positiva che si evidenzia anche in un orizzonte temporale di 5 anni. Infatti, il titolo italiano batte l’indice sopracitato di oltre il 160%, mostrando un rialzo del 285%, contro una crescita del 124% mostrata dal Ftse Italia Mid Cap stesso.

Anche nel lungo termine emerge l’ottimo andamento del titolo, che da alcuni mesi sta segnando nuovi massimi storici come l’ultimo registrato lo scorso 6 aprile a 14,89 euro.

Da giugno 2001, mese di inizio quotazione, Amplifon ha segnato una performance positiva di oltre il 600 per cento.