Analisi Tecnica – Generali: ben impostata per un nuovo scatto rialzista

Dal minimo relativo intraday dello scorso 5 marzo a 14,53 euro, le quotazioni dei titoli del gruppo triestino hanno avviato un deciso movimento ascendente, giungendo poco sopra l’importante resistenza statica posizionata 16,48 euro, che coincide con il massimo degli ultimi 28 mesi.

La capacità dei corsi delle azioni Generali di rimanere al di sopra di questo top potrebbe consentire un nuovo allungo in direzione della successiva resistenza a 16,896 euro, al di sopra della quale gli obiettivi rialzisti di breve periodo sono individuabili a 17,34 euro prima e a quota 17,706 euro in seguito.

Un eventuale ritorno delle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Philippe Donnet al di sotto di 16,48 euro, al contrario, potrebbe favorire un aumento della pressione ribassista, con conseguente discesa dei corsi verso il primo supporto a quota 16,325 euro. Il cedimento di questo livello, deteriorando il quadro grafico di breve a neutrale dal precedente positivo, potrebbe poi implicare il raggiungimento del successivo supporto a quota 16,125 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, i due obiettivi ribassisti per i corsi delle azioni Generali sono posizionabili a 15,755 euro prima e a quota 15,445 euro dopo.

La performance da inizio 2018 dei titoli Generali è pari a +8,6%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 26 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 16,64 euro, con un potenziale rialzista dello 0,8 per cento.

Prezzo di riferimento:  16,50 euro

+7,2% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 17,706 euro;

+5,0% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 17,34 euro;

+2,3% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 16,896 euro;

-0,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 16,48 euro;

 

-1,1% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 16,325 euro;

-2,3% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 16,125 euro;

-4,6% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 15,755 euro;

-6,5% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 15,445 euro.