Analisi tecnica – Eni: quadro grafico positivo sulla scia del caro-greggio

Nell’attesa dei risultati del 1° trimestre del 2018 che saranno presentati il prossimo 27 aprile (prima dell’apertura dei mercati), le quotazioni dei titoli colosso petrolifero italiano sono saldamente inserite all’interno di un trend rialzista, superando di slancio il massimo del 3 gennaio del 2017 a quota 15,92 euro. A dare una grossa mano ai corsi delle azioni Eni, il forte apprezzamento del prezzo del petrolio, con il Wti che è tornato sui livelli del 4° trimestre del 2014.

L’elevata pendenza dell’attuale trend rialzista potrebbe suggerire, tuttavia, una breve pausa di consolidamento, necessaria per consentire una più solida ripresa del movimento ascendente in corso, con prima resistenza significativa posta a 16,108 euro. Il superamento di questo livello, confermato in chiusura di seduta e accompagnato da un nuovo incremento dei volumi scambiati, potrebbe così consentire di raggiungere la successiva resistenza a quota 16,44 euro, al di sopra della quale gli obiettivi rialzisti di breve periodo sono individuabili a 16,68 euro prima e a quota 16,98 euro in seguito.

Un’eventuale cedimento del supporto statico posto a 15,78 euro, al contrario, potrebbe rappresentare per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Claudio Descalzi un primo segnale di stanchezza, ma soltanto la decisa rottura al ribasso di quota 15,528 euro potrebbe deteriorare il quadro grafico di breve a neutrale da positivo. In questo scenario ribassista, i due target per i corsi delle azioni Eni sono a 15,16 euro, il primo, e a quota 14,99 euro, il secondo.

La performance da inizio 2018 dei titoli Eni è pari a +15,8%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 28 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 16,43 euro, con un potenziale rialzista del 2,8 per cento.

Prezzo di riferimento:  15,98 euro

+6,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 16,98 euro;

+4,4% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 16,68 euro;

+2,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 16,44 euro;

+0,9% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 16,108 euro;

 

-1,2% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 14,79 euro;

-2,8% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 14,56 euro;

-5,1% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 14,185 euro;

-6,2% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 13,83 euro.