Utility – Comparto in rosso appesantito dalle Big

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha evidenziato un -2,2% sottoperformando sia il corrispondente europeo (-0,6%) sia il Ftse Mib (-1,6%).

L’andamento del principale indice milanese è stato penalizzato in parte dall’incertezza politica in Italia e dalla possibilità di un ritorno anticipato alle urne.

Incertezza che sull’obbligazionario porta il Btp in rialzo all’1,85% e lo spread con il Bund  che si amplia di circa 8 bp a 130 punti base.

Tra i titoli del settore utility e delle rinnovabili presenti nel Ftse Mib ha fatto meglio Terna seppur con 1,2%. Si segnala che stamattina si riunirà il Consiglio di amministrazione di quest’ultima per approvare i conti relativi al periodo gennaio-marzo dell’anno in corso (Terna – Consensus primo trimestre 2018).

Vendite anche Snam (-2,1%) e Italgas (-3,6%), entrambe dopo i conti trimestrali. Nel dettaglio il colosso di San Donato nel periodo gennaio-marzo dell’anno in corso ha registrato ricavi pari a 630 milioni di euro, in linea con quelli del 1° trimestre del 2017 e leggermente sotto le stime di consensus e un utile netto di 254 milioni, invariato rispetto allo stesso periodo del 2017 e leggermente sopra le attese. Invece il gruppo leader in Italia nel servizio di distribuzione del gas ha registrato un Ebitda in crescita dell’8,1% su base annua e in linea con le attese, ma anche un utile netto di in progresso del 4,5% rispetto ai prime tre mesi del 2017 ma leggermente inferiore alle stime di consensus.

Lascia sul terreno il 2,5% Enel, il cui Consiglio di amministrazione si riunirà oggi per approvare i conti relativi al periodo gennaio-marzo dell’anno in corso (Enel – Consensus primo trimestre 2018)

Tra le Mid ha fatto meglio Iren, seppur in flessione dello 0,7%, mentre tra i titoli delle società a minore capitalizzazione la migliore è stata Gruppo Waste Italia (+2,5%).