Obbligazioni – Il contratto di governo fa salire il rendimento del Btp

La settimana non può che concludersi soffermandoci sulle vicende politiche in Italia.

Il contratto tra le due forze politiche protagoniste, Lega e Movimento 5 Stelle, è ormai pronto ed è stato pubblicato da entrambi i partiti. Il prossimo passo sarà procedere con la scelta del nuovo premier e al riguardo il leader leghista, Matteo Salvini, ha scartato l’ipotesi di una staffetta con il pentastellato Luigi Di Maio.

Il mercato, però, non sembra reagire positivamente al contenuto del contratto per la formazione del nuovo governo. A preoccupare gli investitori sono soprattutto i punti più spinosi quali la linea dura nei confronti dell’Europa sulla ridiscussione dei trattati e delle politiche sul deficit, la proposta di una dual tax con aliquote al 15% e al 20% e il reddito di cittadinanza.

Lo spread sale di 8 punti base rispetto alla mattinata portandosi a quota 159, con il rendimento del Btp decennale che continua a risalire, toccando il 2,21% (+4 punti base dalla prima parte di giornata).

Spostandoci oltre l’Atlantico, i futures scambiano in frazionale ribasso annunciando un’apertura negativa di Wall Street, in linea con la deludente chiusura precedente.

In una giornata priva di spunti macroeconomici, il focus è rivolto alle vicende commerciali e geopolitiche degli Stati Uniti.

Dal Paese del Dragone arrivano le smentite sulla riduzione del disavanzo commerciale a stelle e strisce mediante l’acquisto di un pacchetto di prodotti americani per 200 miliardi di dollari.

Riguardo, invece, all’incontro del 12 giugno prossimo, il presidente Usa Donald Trump ha garantito al leader nordcoreano Kim Jong-Un la sicurezza della Corea del Nord senza alcun intervento estremo come accadde alla Libia.

Il rendimento del T-bond supera il 3% (più precisamente 3,09%), con il biglietto verde che avanza sulla moneta unica portando il cambio euro/dollaro leggermente sotto 1,18.