Obbligazioni – Avanza lo spread con la discesa dei rendimenti dei Bund

Nel pomeriggio i principali listini europei si muovono prevalentemente in ribasso, con Milano, frenata dal settore delle banche, e Madrid, dalle tensioni politiche già descritte in mattinata.

Nel Vecchio Continente, l’agenda macroeconomica ha evidenziato il dato non molto sorprendente né in meglio né in peggio sull’indice che misura la fiducia delle aziende tedesche (Ifo).

Per via della crisi della periferia, i rendimenti dei Bund scendono lungo tutta la curva dei rendimenti.

Spostandoci nel Belpaese, sotto i riflettori ci sono sempre le mosse del neo premier, Giuseppe Conte, il quale sta lavorando alla lista dei papabili ministri per formare la nuova squadra di governo. Secondo le ultime indiscrezioni, però, i nodi da sciogliere riguarderebbero la carica del ministro del Tesoro e dell’Economia, con quest’ultima che potrebbe essere assegnata all’euroscettico Paolo Savona.

Tale possibilità si riflette sullo spread decennale Italia-Germania, che si allarga a 212 punti base. I rendimenti dei governativi italiani salgono lungo tutta la curva dei rendimenti, con il movimento più significativo rappresentato dallo yield del Btp biennale aumentato di ben 31 centesimi allo 0,60% per cento (nuovo massimo dal 2015).

Oltreoceano Wall Street apre in negativo, in linea con la precedente chiusura, a causa delle tensioni commerciali e geopolitiche.

A livello macro, è stato divulgato il dato di aprile sugli ordinativi di beni durevoli, che è risultato inferiore alle stime.

Il rendimento del T-Bond si mantiene a debita distanza dal 3%, mentre il cambio euro/dollaro continua a flettere sotto l’1,17 (più precisamente a 1,165), evidenziando un avanzamento del biglietto verde sulla moneta unica.