Analisi Tecnica – Banco Bpm: fase di recupero in via di consolidamento

Sulla tenuta del minimo intraday del 2018 a quota 2,0425 euro, registrata lo scorso 29 maggio, le quotazioni dei titoli dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna hanno effettuato un deciso movimento rialzista, giungendo nella seduta odierna fino al massimo relativo intraday a 2,479 euro. Movimento che si è caratterizzato per aver mostrato nel periodo in esame una forza relativa decisamente superiore a quella dell’indice del settore bancario italiano.

A questi livelli, un nuovo segnale di forza per i corsi delle azioni Banco Bpm potrebbe così arrivare dal superamento, confermato in chiusura di seduta e accompagnato da un incremento dei volumi trattati, di una prima resistenza statica individuabile a 2,528 euro, al di sopra della quale il successivo livello da monitorare è posizionabile a quota 2,594 euro. L’eventuale rottura al rialzo di questa ulteriore resistenza potrebbe consentire alle quotazioni dei titoli della banca milanese di puntare verso un primo obiettivo di
breve periodo a quota 2,654 euro, oltrepassato il quale il successivo target posizionabile a 2,722 euro.

Lo scenario positivo appena delineato per i corsi delle azioni Banco Bpm potrebbe essere messo in discussione dall’eventuale cedimento del supporto statico individuabile a quota 2,40 euro. In questo caso l’eventuale aumento della pressione dei venditori potrebbe favorire un’ulteriore discesa verso il successivo supporto a 2,336 euro, al di sotto del quale i due obiettivi ribassisti di breve termine sono individuabili a 2,654 euro prima e a quota 2,722 euro in seguito.

La performance da inizio 2018 dei titoli Banco Bpm è pari al -6,5%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 16 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 3,42 euro, con un potenziale rialzista del 39,6 per cento.

Prezzo di riferimento: 2,45 euro

+11,1% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 2,722 euro;
+8,3% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 2,654 euro;
+5,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 2,594 euro;
+3,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 2,528 euro;

-2,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 2,40 euro;
-4,7% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 2,336 euro;
-6,5% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 2,291 euro;
-9,7% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 2,212 euro.

Le indicazioni contenute in questa analisi tecnica sono da considerarsi meri strumenti di informazione e non intendono costituire in alcun modo consulenza finanziaria, sollecitazione al pubblico risparmio o suggerire/promuovere alcuna forma d’investimento.