Obbligazioni – Lo spread Italia-Gemania si assottiglia ancora

Con l’inizio del pomeriggio sono sempre meno le ore in vista dell’ “atteso” momento in cui la Fed delibererà l’ormai scontato rialzo dei tassi di un quarto di punto percentuale. In particolare, nel post meeting sarà importante capire quanti altri saranno i prossimi movimenti rialzisti nel corso dell’anno.

Wall Street ha aperto in positivo, a fronte di scambi rialzisti dei futures sui principali indici a stelle e strisce.

Dal fronte macro, l’indice dei prezzi alla produzione americana è aumentato leggermente sopra le attese a maggio.

Il rendimento del T-bond non si discosta dall’intorno del 3%, mantenendo un atteggiamento attendista in vista delle “imminenti” mosse di politica monetaria della Fed. Rispetto alla mattinata, il biglietto verde arretra nei confronti della moneta unica portando il cambio euro/dollaro a 1,177.

Tornando nel Vecchio Continente, il focus è sulla Bce che si riunirà domani in Lettonia, dove definirà i dettagli sui tempi e sulle modalità per l’uscita dal programma di Quantitative Easing. In particolare, molti economisti si attendono la conclusione del Qe entro l’anno in corso, ma non sono da escludere novità sul fatto che l’eventuale decisione venga presa già
nell’appuntamento di domani o in quello di luglio.

Dall’agenda macro, si apprende che torna in negativo ad aprile la produzione industriale dell’Eurozona dopo i segnali di ripresa mostrati nel mese precedente. Bene anche il tasso di occupazione della Zona Euro nel primo trimestre 2018, che è migliorato su base trimestrale.

Lo spread sui decennali Italia-Germania si contrae a 232 punti base (ieri erano 233 pb). I rendimenti dei governativi tricolori scendono lungo tutta la curva, in particolar modo gli yield dei Btp quinquennali calano di 9 centesimi all’1,85 per cento.