Obbligazioni – Situazione in stand-by

La posizione in stand-by è quella di qualcosa di perfettamente funzionante, ma in situazione di attesa. Se dovesse succedere qualcosa d’importante, e inatteso, i tassi si potrebbero muovere, ma in assenza di questo lo scenario più probabile è quello di movimenti lenti e tendenzialmente ondivaghi. Testimone il comportamento del dollaro, si è già detto, che sembra aver trovato un punto di riferimento attorno a quota 1,16, ma anche quello del T-bond con un livello di equilibrio al 2,90 per cento. Anche gli spread dei corporate bonds high-yield sembrano molto meno reattivi ai movimenti di Borsa.

In Europa la campana non suona molto diversamente: il dato tedesco sui prezzi alla produzione appena superiore alle attese non accende gli animi, e non avrebbe ragione di farlo, mentre i Btp recuperano un piccolo spazio, invertendo il movimento di correzione della giornata precedente.

E’ possibile che, se qualche spunto arriverà, non sarà prima del week end, quando da Vienna si potrà capire se anche la fiammata del greggio di questo primo squarcio d’anno è destinata a spegnersi.