Oil & Gas – Quotazioni del greggio in recupero dopo il crollo di ieri

Rimbalzano questa mattina le quotazioni del petrolio dopo che nella giornata di ieri hanno registrato il maggiore crollo giornaliero da oltre due anni in scia all’annuncio da parte degli Stati Uniti dell’introduzione di nuovi dazi del 10% su prodotti di importazione cinese per un controvalore pari a circa 200 miliardi.

Alla chiusura di ieri infatti il Wti evidenziava un calo del 5% a 70,38 dollari/barile mentre il Brent un ribasso del 6,9% a 73,4 dollari/barile.

A preoccupare gli investitori è stato il riacutizzarsi delle tensioni commerciali tra le due principali potenze economiche mondiali e l’impatto che queste potrebbero avere sulla crescita economica globale, fattore che ha dato il via alle vendite sugli asset a maggiore rischio come il petrolio.

A contribuire a muovere il prezzo verso il basso è inoltre arrivata la notizia della riconquista da parte della Noc libica dei porti di Ras Lanuf ed Es Sider, precedentemente in mano alla Noc rivale della cirenaica.

È stato quindi pienamente controbilanciato l’effetto positivo sulle quotazioni del crollo di 12,6 milioni di barili dello stock di greggio negli Stati Uniti evidenziato dai dati EIA, il maggiore calo dal febbraio 2016.

Oggi invece il prezzo del greggio ha sin dall’apertura iniziato il recupero, con il Wti a 70,9 $/bl (+0,8%) e il Brent a 74,7 $/bl (+1,8%).

Contestualmente a Piazza Affari, dopo un avvio debole, hanno ripreso quota anche le quotazioni delle big che evidenziano un rialzo dello 0,5% per quanto riguarda Tenaris, dello 0,2% per Saipem e dello 0,1% per Eni.