Utility – Settore positivo, in luce TerniEnergia (+5%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un rialzo dell’1,4%, al di sopra del corrispondente indice europeo (+0,7%) e sostanzialmente in linea con il Ftse Mib (+1,3%).

Nella seduta gli operatori hanno tra l’altro continuato a mantenere il focus sulle questioni internazionali tra cui la reintroduzione di sanzioni contro l’Iran da parte degli Stati Uniti e lo scontro commerciale tra questi ultimi e la Cina.

Sull’obbligazionario lo spread tra il rendimento dei Btp e dei Bund è tornato a scendere sotto quota 250 punti (più precisamente 247 punti), con il rendimento del decennale italiano al 2,87 per cento.

Tra i titoli del settore utility e delle rinnovabili presenti nel Ftse Mib la migliore è stata Italgas (+2,6%).

Ben comprata anche Snam (+1,6%), la quale ha annunciato di aver siglato un accordo quadro con Api per la realizzazione di circa 200 nuovi impianti di rifornimento di gas naturale e biometano sul territorio nazionale all’interno dei punti vendita di carburante a marchio IP. Inoltre ha comunicato di aver firmato, attraverso Snam4Mobility, il secondo contratto applicativo con il gruppo guidato da Claudio Descalzi per la progettazione, realizzazione e manutenzione da parte di Snam stessa di 20 nuovi impianti di rifornimento di CNG (gas naturale compresso) per autotrazione all’interno della rete nazionale di distributori Eni sul territorio nazionale.

Tra le Mid ha fatto meglio Hera (+2,3%) mentre tra i titoli delle società a minore capitalizzazione la migliore è stata TerniEnergia (+5%). Una performance che segue le precedenti cinque sedute consecutive concluse con il segno meno davanti, con il gruppo umbro che lo scorso venerdì ha annunciato i conti relativi al primo semestre dell’anno in corso. Numeri da cui emerge un Ebitda pari a 0,7 milioni, in netto miglioramento rispetto al 1° semestre 2017, quando era negativo 0,3 milioni, una perdita netta  di 3,5 milioni, in diminuzione del 47% su base annua e un indebitamento finanziario netto a 60 milioni, in calo del 33,1% rispetto a fine 2017.

Si riporta poi che Glennmont Partners, che controlla in Italia oltre 330 MW di impianti eolici e circa 85 MW di fotovoltaico, potrebbe selezionare a metà mese una short list di operatori per la vendita dei suoi impianti solari in Italia.

Infine si segnala che il mese di agosto è partito con una media dei prezzi elettrici sul mercato all’ingrosso in Italia pari a 70,9 €/MWh, in progresso del 27,2% rispetto a agosto del 2017 e del 13,1% rispetto a luglio 2018.