Analisi tecnica – Intesa Sanpaolo: i livelli importanti da monitorare nel breve

Il cedimento del fondamentale supporto statico (ora resistenza) posizionato a 2,366 euro ha decisamente aumentato la pressione ribassista sulle quotazioni dei titoli del gruppo bancario milanese che sono così scivolate a ridosso della soglia, non soltanto psicologica, posizionata a 2,20 euro.

Un’eventuale chiusura di seduta al di sotto di 2,1925 euro potrebbe, quindi, rappresentare un nuovo segnale di debolezza per i corsi delle azioni Intesa Sanpaolo, accelerando la discesa verso il successivo supporto individuabile a 2,15 euro. Nel caso di cedimento di questo livello, le quotazioni dei titoli dell’istituto guidato da Carlo Messina potrebbero così indirizzarsi rapidamente verso un primo obiettivo ribassista a 2,10 euro, al di sotto del quale il successivo target è posizionabile a 2,064 euro.

Lo scenario negativo appena delineato per i corsi delle azioni Intesa Sanpaolo potrebbe essere accantonato, invece, nel caso di superamento di una prima resistenza statica posizionata a 2,2455 euro dato che l’allentamento della pressione ribassista potrebbe consentire un estensione del rialzo fino alla successiva resistenza individuabile a 2,295 euro. Al di sopra di questa barriera le quotazioni dei titoli dell’istituto milanese potrebbero mettere nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo a 2,368 euro e un secondo a quota 2,417 euro.

La performance da inizio 2018 dei titoli Intesa Sanpaolo è pari al -19,7%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 25 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 2,99 euro, con un potenziale rialzista del 34,4 per cento.

Prezzo di riferimento: 2,225 euro

+8,6% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 2,417 euro;

+6,4% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 2,368 euro;

+3,1% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 2,295 euro;

+0,9% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 2,2455 euro;

 

-1,5% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 2,1925 euro;

-3,4% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 2,15 euro;

-5,6% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 2,10 euro;

-7,2% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 2,064 euro.