Mercati Usa – Avvio in frazionale rialzo in attesa della Fed

Apertura poco sopra la parità a Wall Street, in attesa del meeting della Federal Reserve che si concluderà domani sera. Dopo pochi minuti di scambi, i tre indici principali segnano rialzi dello 0,1-0,2 per cento.

L’istituto centrale americano dovrebbe aumentare i tassi di interesse, attualmente all’1,75-2%, di un quarto di punto percentuale per la terza volta quest’anno, con gli operatori che guarderanno a eventuali indicazioni circa il ritmo delle future strette monetarie.

Intanto prosegue il graduale rialzo dei rendimenti dei Treasuries su tutta la lunghezza della curva, con il tasso sul decennale salito al 3,1%, in prossimità dei massimi da luglio 2011.

Il biglietto verde, invece, arretra leggermente nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro che si mantiene poco sotto quota 1,18. La moneta unica ha beneficiato ieri delle parole del presidente della Bce Mario Draghi che, in un’audizione davanti al parlamento europeo, ha sottolineato le pressioni sull’inflazione core dell’Eurozona che arrivano a riflettersi sulla dinamica dei salari.

Sullo sfondo restano le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina dopo le nuove tariffe entrate in vigore ieri, con Pechino che ha ribadito che non parteciperà a negoziati con Washington sotto la minaccia di ulteriori dazi.

Tra le materie prime, infine, continua il rialzo delle quotazioni del greggio che dura da cinque sedute consecutive, in scia alle prossime sanzioni Usa sulle esportazioni di petrolio iraniane e dall’apparente rifiuto dell’Opec ad aumentare la produzione per compensare l’impatto sull’offerta globale delle misure statunitensi.

Il Brent (+0,9%) avanza a 81,9 dollari dopo aver toccato un massimo da novembre 2014 a 82,2 dollari, mentre il Wti (+0,6%) viaggia a 72,5 dollari.