Banche – Continua il rimbalzo del settore (+2,3%) con discesa spread

Prosegue il rimbalzo del comparto bancario a Piazza Affari, avviato ieri nell’ultima parte di seduta. Intorno alle 13:00 il Ftse Italia Banche segna un rialzo del 2,3 per cento.

L’andamento beneficia del restringimento dello spread Btp-Bund in area 292 pb dagli oltre 300 punti base di ieri (fonte Mts Markets).

Tuttavia, resta la preoccupazione sulla tenuta dei conti pubblici italiana dopo la bocciatura arrivata alla manovra da parte dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, che ha sottolineato come “la previsione sul Pil del 2019 contenuta nella Nota di aggiornamento del Def eccessivamente ottimistica”.

Il Fondo Monetario Internazionale ha sottolineato che “se dovessero riemergere preoccupazioni sul mercato sulla politica di bilancio, il rischio è quello di riaccendere il legame fra banche e debito sovrano. I recenti avvenimenti in Italia suggeriscono che il legame fra banche e debito sovrano resta un importante canale di trasmissione di rischio”.

Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, è tornato a difendere la bontà dei numeri contenuti nel documento, affermando: “Non dobbiamo lasciare che la volatilità di breve termine dei mercati offuschi la nostra capacità di prendere decisioni equilibrate. La salita dei rendimenti sui titoli di Stato registrata negli ultimi giorni desta certamente preoccupazione ma voglio ribadire che si tratta di una reazione eccessiva, non giustificata dai fondamentali dell’economia e della finanza pubblica italiane”.

“Lo spread – ha aggiunto Tria – non riflette i fondamentali dell’economia italiana dal punto di vista della sostenibilità del debito, che questo governo non mette in discussione. Il governo farà di tutto per recuperare la fiducia dei mercati”.

Acquisti su tutti i titoli del listino principale, con Intesa Sanpaolo (+2,7% a 2,13 euro), UniCredit (+2,3% a 12,39 euro), Banco Bpm (+2,9% a 1,93 euro), Ubi (+1,4% a 3,11 euro), Mediobanca (+1,8% a 8,05 euro) e Bper (+3,3% a 3,65 euro). Stesso copione sul Mid Cap con Credem (+2,8% a 5,46 euro), Popolare Sondrio (+2,7% a 3,11 euro), Mps (+2% a 1,93 euro) e Creval (+2,9% a 0,0974 euro). Tra le Small Cap in controtendenza Carige (-1,9% a 0,0051 euro) e Banco Desio (-1,6% a 1,90 euro).