Servizi Finanziari – Seduta sottotono (-0,2%), risale Banca Ifis (+2,6%)

ll Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un ribasso dello 0,2% e in linea all’analogo europeo (-0,1%), beneficiando solo in minima parte del tentativo di rimbalzo da parte del comparto bancario (+1,3%) e chiudendo in direzione opposta rispetto al Ftse Mib (+1,1%).

Gli investitori a manifestare preoccupazioni per le possibili conseguenze sul bilancio pubblico, rafforzatesi avvertimenti arrivati dai principali organismi europei e internazionali, nonostante i messaggi tranquillizzanti arrivati dall’inquilino del Tesoro, Giovanni Tria, il quale ha affermato che “L’Italia tornerà a ridurre l’indebitamento netto strutturale quando Pil e occupazione torneranno ai livelli antecedenti la crisi”.

Il parziale recupero del settore creditizio ha impattato per la maggiore anche sui titoli dell’asset management, tra i quali chiude in territorio positivo Banca Mediolanum (+0,8%), il cui presidente Ennio Doris ha affermato alla stampa: “Continuare a fare una raccolta positiva soprattutto nel risparmio gestito è un bel dato. A ottobre prevediamo che le cose andranno meglio. Certo quest’anno non facciamo le stesse raccolte dell’anno scorso però c’è sempre un risultato positivo”. Tiene Fineco (-0,3%).

Arretra Exor (-0,5%), che ha risentito della performance incolore delle principali controllate quotate.

Nel Mid Cap piccola risalita per Banca Ifis (+2,6%), sui cui titoli ieri la Consob ha vietato le vendite allo scoperto. Rallenta ancora doBank (-3,7%), mentre tornano gli acquisti su Cerved (+1,3%).

Tra le Small Cap nuovo rosso per Banca Intermobiliare (-2,9%), nonostante l’assemblea nei giorni scorsi abbia approvato l’aumento di capitale da 91 milioni. Frazionale calo per Mittel (-0,6%), a tre giorni dalla chiusura dell’Opa totalitaria lanciata da Progetto Co-Val che finora ha raccolto adesioni pari al 2,10037% delle azioni oggetto dell’offerta.