DigiTouch – Investimenti tecnologici e acquisizioni per continuare a crescere

Il gruppo milanese attivo nelle marketing technologies rappresenta una delle maggiori realtà nazionali in un mercato altamente innovativo e frammentato come il digital marketing. Negli ultimi anni DigiTouch ha investito per ampliare l’offerta e le competenze, aggregando società ad alto potenziale in segmenti specifici del digital advertising. Una strategia che verrà perseguita anche in futuro per incrementare il valore medio per cliente, ricoprendo un ruolo sempre più strategico e consulenziale.

DigiTouch ha archiviato il primo semestre del 2018 con ricavi operativi per 14,3 milioni (+15,2% a/a), un Ebitda adjusted pari a 2,1 milioni (+4,8%) e un risultato netto positivo per 285 mila, a fronte di una perdita di 306 mila euro nel corrispondente periodo del 2017.

Risultati ottenuti nonostante un contesto di mercato fortemente competitivo, che confermano la bontà e l’efficacia del processo di espansione e consolidamento del gruppo negli ultimi anni.

Alla luce della semestrale il Cda ha confermato le previsioni rilasciate in sede di Piano Industriale 2018-2020 per la chiusura dell’anno in corso, con un giro d’affari fra 33 e 35 milioni e un Ebitda di circa 5 milioni.

Le stime per il 2020 indicano un fatturato di circa 52-53 milioni e un Ebitda di circa 8,1-8,4 milioni, grazie allo sviluppo degli asset tecnologici, all’ampliamento dell’offerta e ad un costante incremento del valore medio del cliente attraverso politiche di up-selling rese possibili dalle acquisizioni finalizzate dal Gruppo negli ultimi anni.

Nei prossimi mesi il gruppo manterrà una strategia focalizzata sul rafforzamento della capacità di penetrazione del mercato italiano, ottimizzando ulteriormente la propria rete commerciale, ampliando l’offerta sul mercato, introducendo innovazioni tecnologiche di processo, ricercando opportunità commerciali e proseguendo nella strategia di aggregazione.

Il conto economico

Il primo semestre del 2018 si è chiuso con ricavi operativi per 14,3 milioni, con una crescita organica annua (+15,2%) che ha confermato le previsioni del management pur in un contesto di mercato fortemente competitivo. I ricavi totali consolidati ammontano a 15,5 milioni, in miglioramento del 15% grazie alla crescita del portafoglio acquisito e alla diversificazione dell’offerta.

L’Ebitda si è attestato a 1,9 milioni (+1,5%) mentre il margine operativo lordo adjusted, al netto di oneri non ricorrenti per 0,2 milioni riconducibili a processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale, si è fissato a 2,1 milioni (+4,8%).

L’Ebit consolidato del primo semestre 2018 è pari a 600 migliaia, in miglioramento rispetto al reddito operativo del 30 giugno 2017. L’incremento è da attribuirsi alla riduzione degli oneri diversi di gestione e all’assenza di accantonamenti per passività potenziali e rischi relativi. In particolare gli oneri diversi di gestione nel 2017 hanno contribuito ad appesantire sensibilmente il Risultato operativo per circa 600 mila nel solo primo semestre del 2017.

Il risultato netto dei primi sei mesi del 2018 è positivo e si attesta a 285 migliaia, a fronte di una perdita di 306 migliaia nel corrispondente periodo del 2017.

I dati del semestre proseguono il trend di crescita del 2017 quando il gruppo ha registrato ricavi in aumento del 4,2 per cento e un Ebitda Adjusted quasi invariato a +1,2 per cento. Sul margine depurato degli oneri non ricorrenti aveva pesato in parte l’incremento del costo del lavoro a seguito dell’ampliamento del perimetro di consolidamento, del rafforzamento della struttura corporate e del ritardo sulle politiche di efficientamento e sinergie operative di Gruppo.

In miglioramento anche l’Ebit, negativo per circa 1 milione nel 2017 dopo ammortamenti per 5 milioni. Sul risultato operativo avevano influito il processo di integrazione tra le società acquisite nel 2016 e la capogruppo DigiTouch, l’assestamento dei processi e la definizione di contenziosi preesistenti.

Per quanto riguarda l’utile netto, nel 2017 era stata registrata una contrazione del 61,7% a 0,4 milioni. Da segnalare che nel 2016 e nel 2017 il risultato netto ha beneficiato di due plusvalenze, rispettivamente per la cessione del 51% della concessionaria MediaMob a Mobyt (1,2 milioni) e dalla vendita del 68% della controllata Audiens Srl alla società Bango PLC (1,8 milioni).

Breakdown ricavi per Linea

I ricavi di DigiTouch sono principalmente imputabili a tre differenti Business Unit: Advertising Services, Performance & Vertical Comparables e Business Intelligence & Data Analytics. La prima divisione è quella che contribuisce maggiormente al fatturato complessivo, con un peso del 71% e nei primi sei mesi del 2018 ha riportato una crescita del 7% rispetto al primo semestre del 2017, dopo la flessione del 3% registrata nel 2017.

In netto sviluppo la business unit Performance & Comparable, che pesa per il 29% dei ricavi totali e mostra un incremento del 54% nell’ultimo semestre dopo il +25% del 2017.

Per quanto riguarda la terza area di business, nei prossimi mesi verranno lanciate sul mercato soluzioni di data analytics. Per quanto riguarda i periodi precedenti i dati sono riferiti alla piattaforma Audiens un asset unico in Italia articolato su due linee di business, Data Monetization e attivazione e gestione di dati di prima parte (Customer Data Platform), su cui il gruppo ha investito molto tra il 2016 e il 2017.

Ad inizio 2018 DigiTouch ha ceduto interamente la propria partecipazione in Audiens, pari al 66,8%, a favore dell’inglese Bango, leader nel mobile commerce che ha acquisito una partecipazione complessiva di circa il 98,45 per cento. Bango si è impegnata ad investire più di 1 milione nell’upgrade della piattaforma per consentirne la distribuzione dei servizi di gestione dati in nuovi paesi e DigiTouch è diventato il reseller in esclusiva della tecnologia Audiens sul mercato italiano per tre anni. Nel 2017 Audiens ha avuto un peso del 2% sul totale dei ricavi e ha sostanzialmente quadruplicato il proprio giro d’affari rispetto al 2016.

Stato patrimoniale

L’indebitamento finanziario netto del gruppo al 30 giugno 2018 si esprime in 469 migliaia e si confronta con una liquidità netta di 2,1 milioni a fine dicembre 2017.

Il peggioramento è principalmente ascrivibile alla distribuzione dei dividendi agli azionisti (556 migliaia), e ad una significativa riduzione dei debiti vs banche e commerciali.

Per il primo anno dalla quotazione, nel 2018 DigiTouch ha distribuito dividendi per complessivi 0,56 milioni circa (0,04 euro per azione), con un dividend yield del 3,2 per cento.

Ratio

Gli indicatori di Borsa mostrano una fase di ottimismo da parte degli investitori nei confronti della società per i risultati del 2017 a cui non ha corrisposto un risultato in linea con le aspettative. Il tutto si è tradotto in un andamento altalenante per quanto riguarda il prezzo, sceso da 2,348 euro del 31 dicembre 2015 a 1,166 euro un anno dopo e risalito a 1,526 a fine 2017.

L’utile per azione sconta la dinamica discendente a livello di utile netto, passando da 0,08 a 0,03 euro, ma nei prossimi anni i dati di consensus di Bloomberg mostrano un recupero che porterà ad un valore di 0,17 nel 2019.

Il P/E è salito nel 2017 a 50,97x da 14,88x del 2016, mentre nel biennio 2018-2019 i dati mostrano una contrazione, fino al 7,91 del 2019.

Tra 2016 e 2017 il Price to Book Value si è mosso coerentemente con l’andamento del prezzo di mercato e dovrebbe leggermente diminuire portandosi a 1,32X nel 2019.

Infine, i multipli EV/Sales ed EV/Ebitda mostrano un trend discendente sia nei dati storici che in quelli prospettici.

Con riferimento ai ratio di bilancio, il rapporto tra posizione finanziaria netta ed Ebitda adjusted è sostanzialmente invariato tra 2016 e primo semestre del 2018 mentre il ratio Pfn/Patrimonio netto è in calo dal 14,7% del 2016 al 3,4% del primo semestre 2018, a conferma del basso livello di indebitamento del gruppo che nel 2017 evidenziava addirittura un saldo positivo.

Il Roe mostra invece una discesa dal 7,9% del 2016 al 3% del 2017, con una lieve risalita al 4,1% al 30 giugno 2018.

Outlook

Alla luce dei risultati semestrali il Cda ha confermato le previsioni rilasciate in sede di Piano Industriale 2018-2020 per la chiusura dell’anno in corso.

Il piano, presentato a novembre 2017, pone il focus sulle tre Strategic Business Units del gruppo (Advertising Services, Performance Marketing Services e Data Services,) e prevede un sostanziale raddoppio del fatturato riferito all’attuale perimetro di business nell’arco del triennio.

Nel dettaglio, il piano prevede un aumento del giro d’affari da 27,6 milioni del 2017 a circa 52-53 milioni stimati per il 2020 e un progresso dell’Ebitda dai 4,4 milioni del 2017 a circa 8,1-8,4 milioni previsti per il 2020. Una crescita frutto dello sviluppo degli asset tecnologici, dell’ampliamento dell’offerta e di un costante incremento del valore medio del cliente, attraverso politiche di up-selling rese possibili dalle acquisizioni finalizzate dal Gruppo negli ultimi anni. Lo sviluppo più marcato in termini percentuali riguardi i ricavi da Data Services, che dovrebbero passare da 0,6-0,7 milioni dell’esercizio in corso a 4,0-4,5 milioni a fine piano.

Nei rimanenti mesi del 2018 il gruppo manterrà una strategia focalizzata sul rafforzamento della capacità di penetrazione del mercato italiano, ottimizzando ulteriormente la propria rete commerciale, ampliando l’offerta sul mercato, introducendo innovazioni tecnologiche di processo, ricercando opportunità commerciali e proseguendo nella strategia di aggregazione.

Punti di forza

Investimenti in tecnologia. Quantificati in circa 1 milione all’anno fino al 2020.

Ruolo aggregante. In un mercato vasto e fortemente frammentato DigiTouch rappresenta una realtà in grado di accentrare diverse competenze, integrando e valorizzando società più piccole.

Ampia base clienti. Il gruppo può contare su un portafoglio di clienti esteso, formato da società medio-grandi e con relazioni di lungo termine. Entro il 2020 la base clienti dovrebbe attestarsi a circa 200 unità.

Top management qualificato. DigiTouch è guidata da un team esperto e con un track record di successo nel digital marketing, nei servizi tecnologici e nell’M&A.

Punti di debolezza

Dimensioni limitate. Con una capitalizzazione di soli 19,5 milioni DigiTouch rappresenta una realtà relativamente piccola nell’ottica di espansione a livello internazionale.

Opportunità

Crescita del mercato. In Italia è atteso un giro d’affari in crescita di 1,5 miliardi nei prossimi 5 anni, dagli attuali 2,3 miliardi.

Consolidamento del mercato. Nel solo primo trimestre del 2018 sono state portate a termine circa 70 operazioni di M&A.

Minacce

Concorrenza. Eventualità che emergano player con le stesse competenze e la stessa vision sul mercato, anche se le possibilità sono limitate dalle barriere d’ingresso nel mercato a livello di mezzi tecnologici, relazioni ed esperienza.

Retention. In un mercato in rapida evoluzione e crescita DigiTouch può contare su figure molto richieste che combinano skills di tecnologia, vendite, marketing, gestione dei dati e analytics, pertanto bisogna essere in grado di trattenere i talenti.

Analisi tecnica

Dopo avere toccato il supporto statico a 1,2 euro il titolo sta rimbalzando e scambia intorno alla media delle ultime 20 sedute, in area 1,3 euro.

Il 27 settembre l’azione aveva chiuso a 1,445 euro sulla banda di Bollinger alta e, dopo la pubblicazione dei conti del primo semestre e la conferma dei target annuali, ha ritracciato fino alla banda bassa, prima di iniziare il 12 ottobre un movimento di recupero.

Il 4 gennaio il titolo ha toccato un picco a 1,95 euro, dopodiché ha perso slancio inserendosi in un trend discendente che l’ha portato sui livelli attuali.

Un segnale di forza sarebbe il superamento di 1,35 euro, con target successivo a 1,42 euro, mentre una discesa sotto i 1,25 euro potrebbe riportare l’azione sul supporto di 1,2 euro.

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