Obbligazioni – Lo spread sfiora i 300 punti all’indomani dell’Eurogruppo

Pomeriggio all’insegna della debolezza per le principali Borse del Vecchio Continente con Piazza Affari che resiste scambiando appena sopra la parità (+0,1%).

Ciò all’indomani in particolare della richiesta da parte dell’Eurogruppo al Governo italiano di modificare la manovra e di rispettare le regole condivise.

Il ministro Tria ha mostrato comunque un atteggiamento di apertura, affermando di lavorare al fine di raggiungere un compromesso.

Il tutto in attesa del prossimo 13 novembre, termine entro il quale l’Italia dovrà rispondere alle osservazioni mosse da Bruxelles sulla manovra stessa.

In tale contesto prosegue il rialzo dei rendimenti della mattinata con variazioni comprese tra i 7 e i 9 centesimi e con lo spread che sale a 297 punti base dai 288 di ieri.

Spostando lo sguardo al di là dell’Atlantico tema centrale quello delle elezioni mid term di oggi, interpretabili con una sorta di valutazione dell’operato svolto fino ad ora da Donald Trump.

Intanto gli operatori hanno iniziato a puntare gli occhi anche al riunione di giovedì della Federal Reserve, che, oltre  a confermare il rialzo dei tassi di interesse a dicembre, dovrebbe fornire indicazioni di politica monetaria per il prossimo anno.

Sullo sfondo permangono le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, con quest’ultima che ha confermato di essere intenzionata a trovare una soluzione con la superpotenza americana.

Un clima più disteso che troverebbe conferma anche in alcune indiscrezioni secondo cui venerdì dovrebbero svolgersi i colloqui tra i vertici dei due paesi in vista dell’incontro di fine mese tra Donald Trump e Xi Jinping.

Il rendimento del T-Bond si mantiene intorno al 3,20% mentre il cambio euro/dollaro rimane sopra quota 1,14.