Mercati Usa – Previsto avvio in rosso con calo greggio e Fed hawkish

I future su Dow Jones e S&P 500 arretrano dello 0,5-0,6% mentre il derivato sul Nasdaq cede lo 0,9%, preannunciando una partenza in rosso a Wall Street con i timori sullo stato di salute dell’economia cinese che continuano ad appesantire i mercati e mentre le quotazioni del greggio sono scivolate in un bear market.

Ieri i principali indici americani hanno terminato la seduta in territorio negativo, dopo il verdetto della Federal Reserve sui tassi di interesse. Nasdaq e S&P 500 hanno perso rispettivamente lo 0,5% e lo 0,3%, mentre il Dow Jones è rimasto sostanzialmente invariato.

Come da attese, la banca centrale americana ha lasciato invariato il costo del denaro ma ha confermato l’intenzione di proseguire il suo percorso di graduali rialzi dei tassi nei prossimi mesi, deludendo chi sperava che la recente debolezza dei mercati potesse indurre il Fomc ad adottare un approccio più dovish.

Ad appesantire ulteriormente il sentiment, oltre ai timori legati al rallentamento della Cina e al conflitto commerciale con gli Usa, contribuisce il ribasso del petrolio, con il Wti scivolato sotto quota 60 dollari dopo aver perso oltre il 20% dai livelli di inizio ottobre.

Sul fronte macro, infine, a ottobre i prezzi alla produzione Usa sono cresciuti dello 0,6% su base mensile, battendo le attese (+0,2% il consensus) e accelerando rispetto al +0,2% del mese precedente. Su base annua l’aumento è stato del 2,9% (+2,5% il consensus).

L’indice core (esclusi energetici ed alimentari) è salito dello 0,5% su base mensile (consensus +0,2%). Anno su anno, l’indicatore ha fatto segnare un incremento pari al 2,6% (consensus +2,3%).