Intred – Focus sulla rete ad alta velocità nel Nord Italia

Il gruppo Bresciano è approdato sul segmento Aim di Borsa Italiana il 18 luglio 2018 con il preciso obiettivo di proseguire lo sviluppo e rafforzare la rete di connessione ad alta velocità nel Nord Italia. Strategia premiata dai numeri come testimoniano i dati relativi al primo semestre 2018: ulteriore crescita dei ricavi (+20%) e dei margini reddituali, oltre il 40% a livello di Ebitda margin. Una dinamica che dovrebbe consolidarsi e rafforzarsi nel prossimo futuro sostenuta anche  dagli oltre 20 milioni di investimenti programmati nel prossimo biennio per rafforzare la rete ad alta velocità nel Nord Italia.

Intred può contare su una rete in fibra ottica di oltre 1.700 chilometri, 130 centrali, due Data Center, una rete wireless con 42 stazioni radio ed una rete telefonica nazionale.

Una realtà che nel primo semestre 2018 ha conseguito una crescita dei ricavi del 20% a 8,2 milioni, mente l’Ebitda margin è migliorato di un altro punto e mezzo al 40 per cento. Dinamica riproposta a livello di Ebit margin, salito al 25,2 per cento.

Risultati che non includono gli effetti della quotazione avvenuta il 18 luglio, quando il titolo è sbarcato all’AIM al termine di un’offerta di successo che ha apportato circa 10 milioni.

Risorse destinate a rafforzare la capacità operativa. La società prevede infatti 20-25 milioni di investimenti nel prossimo biennio per lo sviluppo della rete di proprietà ad alta velocità nel Nord Italia. Strumento fondamentale per generare un solido incremento dei ricavi.

Ricavi conseguiti in una pluralità di servizi: dalla connettività in banda larga ed ultra-larga a quella in wireless, ma anche nella telefonia fissa e nei servizi cloud oltre a quelli accessori correlati alla clientela Business e Retail nel territorio della Lombardia orientale e in particolare della Provincia di Brescia.

Più in particolare i piani di Intred prevedono una crescita organica tramite un potenziamento della rete proprietaria in fibra ottica al fine di renderla sempre più estesa e capillare, attraverso un ampliamento continuo dei comuni raggiunti.

Questo consentirà di ottenere un ampliamento del bacino di utenza ed una maggiore competitività dei prezzi di vendita, conseguenza diretta dell’ottimizzazione dei costi di allaccio di ogni singolo utente.

Secondo le stime di Integrae Sim, i ricavi delle vendite dovrebbero raggiungere 28 milioni nel 2021, (CAGR 2017-21 del 18%), mentre l’Ebitda dovrebbe toccare 11,6 milioni (CAGR del 19,3%).

Dinamiche riproposte a livello di Ebit (CAGR 20,6%) ed utile netto (CAGR 19,3%) grazie all’equilibrio della struttura finanziaria e ad una politica di investimenti efficace, che prevede un payback molto veloce.

Conto Economico

Per Intred il primo semestre 2018, che non include gli effetti della quotazione avvenuta il 18 luglio, è stato positivo. La Relazione Semestrale non presenta una colonna di confronto sul pari periodo del 2017 non avendo la stessa obbligo di produrre tale documentazione nel precedente esercizio.

Il fatturato è aumentato del 20,1% rispetto al periodo precedente attestandosi a 8,2 milioni, contestualmente sono migliorati sensibilmente tutti gli indicatori economici intermedi: Ebitda (40% l’incidenza sui ricavi) a 3,3 milioni, Ebit (25,2% dei ricavi) a 2,1 milioni; utile netto (18,4% dei ricavi) a 1,5 milioni.

Risultati che confermano il trend dell’esercizio 2017, periodo in cui la società ha visto crescere tutti i principali indicatori economici. I ricavi sono aumentati del 25,3%rispetto al 2016, raggiungendo quota 14,4 milioni. Gli investimenti in rete proprietaria hanno permesso la significativa crescita su base annua nel 2017 sia dell’Ebitda (+41,5%) sia dell’Ebit (+48,6%), rispettivamente 5,7 milioni e 3,5 milioni, con un aumento della marginalità reddituale per entrambi gli indicatori. L’utile netto del 2017 ha mostrato un incremento del 55,1% circa a 2,5 milioni.

Breakdown Ricavi

Nel primo semestre 2018 le vendite di connessioni in banda ultralarga FTTH per l’utenza business sono aumentate del 56,8% e il giro d’affari del settore micro-business del 35%, grazie soprattutto alle vendite di connessioni FTTC, e dalle vendite nel settore residenziale con il marchio EIR (+26,5%).

In linea con le previsioni, sono state registrate crescite più contenute nel settore della telefonia (+11,6%) e per i servizi accessori (+11,4%). Sullo stesso livello dello scorso anno i ricavi da servizi da data center (Housing e Cloud). Come previsto, sono in calo il settore RDSL (-5,3%) il settore della banda larga (-25,6%) in quanto la società sta fortemente incentivando i clienti a passare a connessioni basate su fibra ottica.

L’analisi del fatturato evidenzia una forte crescita del fatturato wholesale (+47,8%), dovuta alla fornitura di connettività a nuovi rivenditori e ad operatori nazionali che sempre più frequentemente utilizzano l’infrastruttura di Intred. Molto buona è la crescita del settore residenziale e della pubblica amministrazione (entrambi +26%), meno marcata seppure ottima la crescita nel settore professionale (+11,6%).

Stato Patrimoniale

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2018 si attesta a 2,9 milioni, registrando una sensibile diminuzione rispetto ai 4,1 milioni del 31 dicembre 2017 grazie alla elevata generazione di cassa. Il dettaglio della voce indica che le disponibilità liquide ammontano a 2,6 milioni e i debiti verso banche a medio e lungo termine sono pari a 5,5 milioni.

Il patrimonio netto al 30 giugno 2018 risulta pari a 10,9 milioni, in incremento rispetto a 9,4 milioni al 31 dicembre 2017. Si precisa che la posizione finanziaria netta e il patrimonio netto non tengono conto degli effetti dell’operazione di IPO finalizzata nel mese di luglio con cui sono state raccolte risorse per circa 10 milioni (esclusa l’opzione Greenshoe).

Si segnala che gli investimenti del primo semestre del 2018 sono stati pari a 3,1 milioni, concentrati essenzialmente sullo sviluppo della rete di accesso in fibra ottica nella modalità FTTH e FTTC, prevalentemente nel territorio delle province di Brescia, Bergamo e Mantova. Con tali investimenti Intred è stata in grado di realizzare, a costi contenuti e tempi relativamente rapidi, infrastrutture di rete con una sensibile riduzione delle opere civili e le conseguenti tempistiche legate ai permessi degli enti competenti.

Al 30 giugno 2018 la società dispone di una rete composta da 1.700 Km di fibra ottica in crescita del 13% rispetto ai 1.500 Km alla fine del 2017, 130 centrali e 470 armadi di strada distribuiti sulle provincie di Brescia, Bergamo e Mantova.

Ratio

Gli indicatori di bilancio mostrano un miglioramento della marginalità di bilancio e della capacità di servizio del debito. Come detto sopra, l’impatto dei proventi derivanti dall’IPO sulla posizione finanziaria netta e sul patrimonio netto verrà contabilizzata nella seconda parte dell’esercizio 2018.

Outlook

Le previsioni di crescita per la secondo parte dell’esercizio 2018 sono ampiamente positive. Anche nel secondo semestre del 2018 l’incremento dei ricavi di Intred sarà trainato dalle vendite dei servizi in banda ultra-larga e dal segmento residenziale EIR, continuando anche nel processo di trasferimento di utenti da connessione in banda larga a connessioni in fibra ottica con maggiore soddisfazione per la clientela e con crescente profittabilità per l’azienda.

La costante crescita del numero dei clienti e la buona visibilità sui ricavi ricorrenti permette alla società di essere fiduciosa sul raggiungimento di risultati ancora migliori rispetto a quelli conseguiti nel primo semestre, confermando i principali indicatori, al netto degli oneri non ricorrenti derivanti dall’IPO.

Intred prevede inoltre di investire nei prossimi due anni circa 20-25 milioni destinati allo sviluppo della rete di proprietà(soprattutto nella rete di accesso FTTH e FTTC), strumento fondamentale per generare un solido incremento dei ricavi. Gli investimenti previsti saranno finanziati prevalentemente dai capitali raccolti con l’IPO, pari a 10 milioni e per la parte restante dal cash flow operativo e dal ricorso, laddove utile e opportuno, all’indebitamento bancario.

Secondo le stime di Integrae Sim, riportate nell’ultimo studio del 1° ottobre 2018, i ricavi delle vendite dovrebbero raggiungere 28 milioni nel 2021, evidenziando un CAGR 2017-21 del 18 per cento. Il breakdown del fatturato per linea di prodotto mostra il progressivo spostamento dalla banda larga (1,5% del 2021 verso il 6,7% del 2017) alla banda ultra larga (48,3% del 2021 verso il 30,1% del 2017) in linea con il trend di mercato.

Grazie alla minore dinamica dei costi complessivi (CAGR +16,6%), l’Ebitda dovrebbe raggiungere 11,6 milioni (da  5,7 milioni del 2017), con un CAGR del 19,3 per cento. Gli analisti si aspettano tassi ancora superiori per l’Ebit (CAGR +20,6%) e l’utile netto (CAGR +19,3%), grazie sia alla accorta politica di investimenti, che prevede un payback molto veloce, sia all’equilibrio della struttura finanziaria.

La stime prevedono una ulteriore crescita della marginalità: l’Ebitda margin dovrebbe raggiungere il 41,3% nel 2021 dal 39,6% del 2017, mentre l’Ebit margin dovrebbe passare al 26,6% dal 24,5% del 2017. Crescita dunque non solo sostenibile, ma in ulteriore miglioramento. Sul fronte patrimoniale grazie ai flussi di cassa prodotti e ai proventi dell’IPO, Integrae Sim stima che la posizione finanziaria netta possa assestarsi già a partire dal 2018 in un intorno di 3,9 milioni di cassa.

Punti Di Forza

  • Presenza consolidata nell’area geografica di competenza (aree di copertura Brescia, Bergamo, Mantova) con il miglior profilo finanziario e il più alto potenziale economico;
  • Business model profittevole basato su relazioni a lungo termine con la clientela, il 94% del fatturato deriva da ricavi ricorrenti;
  • Ampia offerta di servizi: connettività in banda larga e ultralarga, connettività wireless, telefonia fissa e servizi cloud;
  • Larga base di clientela (clienti totali nel 2017 pari a 21.605, di cui: Clienti Professionali 55%; Pubblica Amministrazione 4%; Rivenditori 14%; Clienti Residenziali 27%);
  • Copertura capillare con un’estensione di rete di oltre 1.700km;
  • Infrastruttura di rete tecnologicamente avanzata e ridondata, gestita da personale dipendente dotato delle migliori certificazioni nell’ambito delle TLC;
  • La rete attuale, che utilizza apparati Cisco Systems e Huawei, fornisce circa 25.000 line dati ma è predisposta per supportarne circa tre volte tanto.

Punti Di Debolezza

  • Basso turnover nella base clienti;
  • Concentrazione geografica a Brescia e nelle aree limitrofe (Bergamo e Mantova);
  • Minori capacità di investimento rispetto agli altri player delle telecomunicazioni;
  • Mancanza di un’offerta commerciale nel segmento mobile;
  • Esperienza di marketing inferiore rispetto ai grandi operatori di telecomunicazioni.

Opportunità

  • Espansione geografica nella provincia di Bergamo, Mantova e Monza Brianza, anche attraverso acquisizioni;
  • Ritardo strutturale a livello nazionale nello sviluppo di infrastruttura in fibra ottica;
  • Accesso limitato in Italia ai servizi di banda ultra larga rispetto ad altri paesi europei.

Minacce

  • Maggiore concorrenza con i grandi player italiani di telecomunicazioni;
  • Incertezza sui fondi nazionali ed europei disponibili per coprire le aree a fallimento di mercato e mancanza di una strategia nazionale unitaria per lo sviluppo delle reti di nuova generazione;
  • Potenziale arrivo di nuovi servizi o tecnologie finalizzate a fornire ai clienti connessioni sempre più performanti con prezzi molto concorrenziali.

Analisi Tecnica

Andamento neutro-positivo per Intred che, rispetto ai valori di collocamento avvenuto nel mese di luglio a 2,27 euro, sta registrando un guadagno del 30%. Una performance sicuramente positiva anche se avvenuta in un contesto di elevata volatilità, con le quotazioni che si sono spinte per ben due volte a testare l’area dei 2,70 euro per poi spingersi verso nuovi massimi a 3,30.

Tecnicamente il titolo scambia, area 3 euro, su livelli significativi sia per il transito della resistenza dinamica rappresentata dalla trendline di regressione lineare calcolata sul periodo osservato, sia perché i prezzi sono tornati in prossimità di 3,05, livello di prezzo da cui si è generato il break-out ribassista dell’8 agosto.

Il superamento di questi livelli potrebbe favorire un nuovo allungo verso i massimi di periodo, 3,30 euro, mentre il cedimento del pivot low a 2,862 favorirebbe un ritorno verso i minimi di periodo in area 2,70 euro.

###

Resta sempre aggiornato sul tuo titolo preferito, apri l'Insight dedicato a Intred