Oil & Gas – Settore debole dopo il crollo del petrolio, tiene Saras (+0,3%)

Giornata in calo per il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che, scontando il crollo del greggio di martedì, cede l’1,4% rispetto al -0,3% del corrispondente indice europeo.

Negativi anche gli Eurolistini, penalizzati dall’avvio negativo di Wall Street. A Milano, il Ftse Mib ha chiuso a -0,8% con lo spread risalito al di sopra di 310 punti base dopo la lettera di risposta del governo alla Ue sulla manovra.

Riparte, dopo il crollo di martedì, il prezzo del petrolio dopo che, secondo indiscrezioni, l’Opec+ potrebbe tagliare la produzione di più del milione di barili/giorno ipotizzato dall’Arabia Saudita.

Il presidente dell’Opec ha dichiarato che le azioni che intraprenderà l’organizzazione saranno unicamente nell’ottica del bilanciamento del mercato.

Nell’attesa della pubblicazione dei dati Eia sulle scorte di oggi, poco dopo la chiusura di ieri il Wti scambiava a 56,6 $/bl (+1,6%) e il Brent quotava a 66,6 $/bl (+1,7%).

Sull’azionario, risentono dell’andamento della seduta precedente le big Tenaris (-1%), Saipem (-1,3%) ed Eni (-1,5%).

Tra le Mid Cap, si è mossa in controtendenza Saras (+0,3%) mentre è proseguito il calo di Maire Tecnimont (-1,7%).

Infine, in rosso anche le società a minore capitalizzazione Gas Plus (-2,7%) e d’Amico (-3,2%).