Analisi Tecnica – FinecoBank: ripresa del trend ascendente al test delle medie mobili

Sulla ripetuta tenuta del supporto statico posizionato a 8,60 euro, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Alessandro Foti hanno avviato alla fine di ottobre un movimento rialzista, non riuscendo però a oltrepassare la resistenza dinamica, attualmente in transito a quota 9,936 euro e rappresentata dalla media mobile a 200 sedute.

Il superamento, confermato in chiusura di seduta, di questa barriera potrebbe così rappresentare per i corsi delle azioni FinecoBank un primo segnale di forza che, tuttavia, dovrà essere confermato dal breakout al rialzo della successiva resistenza posizionata a 10,204 euro, livello da cui attualmente transita la media mobile a 100 osservazioni. Nel caso di rottura al rialzo di questa barriera, le quotazioni dei titoli del gruppo bancario milanese, riprendendo il sopracitato trend ascendente, potrebbero essere velocemente proiettate verso un primo obiettivo di breve periodo individuabile a 10,435 euro, al di sopra del quale il successivo target è posizionabile a quota 10,64 euro.

Lo scenario positivo appena delineato per i corsi delle azioni FinecoBank potrebbe essere accantonato nel caso di cedimento di un primo supporto statico posizionato a 9,432 euro, dato che il deterioramento del quadro grafico di brevissimo (a negativo dal precedente neutrale) potrebbe implicare una rapida discesa verso il successivo supporto posto a 9,224 euro. L’eventuale rottura al ribasso di questo livello, favorendo poi l’aumento della pressione dei venditori, potrebbe spingere le quotazioni dei titoli della banca online verso i due obiettivi di breve periodo posizionabili rispettivamente a 8,92 euro prima e a 8,606 euro in seguito.

La performance da inizio 2018 dei titoli FinecoBank è pari al +13,9%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 9 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 10,30 euro, con un potenziale rialzista del 6 per cento.

Prezzo di riferimento: 9,72 euro

+9,5% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 10,64 euro;

+7,4% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 10,435 euro;

+5,0% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 10,204 euro;

+2,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 9,936 euro;

 

-3,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 9,432 euro;

-5,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 9,224 euro;

-8,2% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 8,92 euro;

-11,5% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 8,606 euro.