Mercati Usa – Dow Jones e S&P 500 sulla parità in avvio, Nasdaq a +0,4%

Avvio poco mosso a Wall Street, in un contesto che rimane volatile in scia alle tensioni commerciali e ai timori per un rallentamento della crescita globale. Dopo pochi minuti di scambi, Dow Jones e S&P 500 oscillano sulla parità mentre il Nasdaq guadagna lo 0,4 per cento.

Il caso Huawei, con la notizia la scorsa settimana dell’arresto del Cfo e figlia del fondatore del colosso cinese Meng Wanzhou, ha ulteriormente penalizzato il già fragile sentiment dei mercati sui rapporti tra Washington e Pechino, con i dubbi circa l’effettivo raggiungimento di un accordo commerciale dopo la tregua sui dazi siglata al G20 in Argentina.

A ciò si aggiungono le preoccupazioni legate all’outlook della crescita globale, dopo i segnali di rallentamento delle prime due economie mondiali con i deboli dati sull’inflazione in Cina e il Job Report deludente di novembre pubblicato venerdì negli Stati Uniti.

I numeri inferiore alle attese sul mercato del lavoro statunitense lo scorso mese hanno rafforzato ulteriormente le aspettative che la Federal Reserve interrompa il suo percorso di rialzi dei tassi di interesse il prossimo anno, dopo che nelle scorse settimane il chairman Jerome Powell aveva dato indicazioni in tal senso.

Gli operatori ora si attendono un aumento del costo del denaro nel meeting del Fomc della prossima settimana, mentre nel 2019 la banca centrale Usa dovrebbe adottare un approccio un approccio “wait-and-see”.

Un cambio di paradigma che ha indebolito il biglietto verde, anche se il calo della moneta americano è stato limitato dal clima di avversione al rischio dei mercati. Il cambio euro/dollaro viaggia in area 1,14 mentre il dollaro/yen ha recuperato quota 113.

In ribasso invece la sterlina scivolata a 1,263 dollari, in lieve rimonta dai minimi di giornata dopo che si sono fatte più insistenti le voci di un rinvio da parte del premier britannico Theresa May del voto in parlamento sull’accordo negoziato con l’Ue per la Brexit in agenda domani.

Tra le materie prime, infine, in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1,7%) a 60,6 dollari e il Wti (-2,3%) a 51,4 dollari, cancellando i rialzi della scorsa settimana seguita alla decisione dell’Opec di tagliare la produzione a partire da gennaio.