Energica Motor Company – Ordinativi crescenti in un mercato in sviluppo

Energica Motor Company presenta un conto economico caratterizzato da ricavi in forte sviluppo e redditività ancora negativa. I primi sei mesi del 2018 mettono in luce una perdita in crescita da 2,9 a 3,9 milioni ed il rosso è confermato anche negli aggregati reddituali: la perdita a livello di Ebitda è peggiorata da 1,9 a oltre 3 milioni, mentre a livello di Ebit passa da 2,8 a quasi 4 milioni. Questi dati, ricordano al quartier generale della società emiliana, “si spiegano con la fase di start-up ma fanno intravedere un punto di svolta grazie a un fatturato cinque volte superiore al pari periodo del 2017 e ben oltre il doppio rispetto all’intero esercizio precedente”.

Energica Motor Company è la prima casa costruttrice al mondo di moto elettriche ad elevate prestazioni, ma questo primato non trova riscontro nei dati reddituali, ove domina il rosso.

I primi sei mesi dell’anno restano condizionati dalla fase di start up che continua a caratterizzare la storia dell’azienda emiliana.

I ricavi al 30 giungo sono più che quintuplicati a 1,16 milioni, ma peggiorano gli aggregati reddituali. Le perdite a livello di Ebitda peggiorano infatti da quasi due ad oltre tre milioni e quelle a livello di Ebit passano da 2,8 a quasi quattro milioni.

Un trend riproposto a livello di risultato netto, che resta negativo con perdite in crescita da 2,9 ad oltre 3,9 milioni.

Risultati che si riflettono sull’andamento borsistico ove il titolo ha segnato il picco a 5,4 euro il 3 luglio scorso per poi iniziare una fase discendente sino ai 2,4 euro del 10 dicembre.

Il Conto economico

Come premessa per il commento dei suddetti dati economici va segnalato che la Società è tuttora in fase di start up, con i primi esercizi che hanno la funzione essenziale di accompagnare il processo di penetrazione in nuovi mercati e lo sviluppo del prodotto ad elevato contenuto tecnologico.

Nei primi sei mesi del 2018 Energica Motor Company ha consuntivato ricavi consolidati più che quintuplicati a 1,2 milioni, grazie agli importanti investimenti commerciali come l’iniziativa My Electric Deal rivolta ai veicoli aziendali.

Tutto ciò si accompagna al forte incremento dei costi penalizzando il risultato operativo, ancora in rosso nel semestre, con l’Ebitda e l’Ebit rispettivamente pari a -3 milioni e -4 milioni (-2 milioni e -2,8 milioni nel primo semestre 2017). L’incremento dei costi è da ricondurre sia all’incremento dei costi per il personale sia alla strategia di penetrazione nel mercato, che determina una minore marginalità sul venduto.

Il periodo si è dunque chiuso con una perdita netta pari a 3,9 milioni (-2,9 milioni consuntivati nel primo semestre 2017).

L’analisi dello storico presenta un calo dei ricavi nel 2017 a 507mila euro (-36,7%), a causa del ritardo nell’implementazione di una capillare rete di ricarica. Va, però, ricordato che il gap è stato risanato dai dati incoraggianti dei primi mesi del 2018 che hanno evidenziato un portafoglio ordini superiore all’intero 2017.

In merito ai risultati operativi, nei due esercizi in esame sono negativi e in peggioramento. Nel 2017 l’Ebitda registra una contrazione annua dell’8,9% e dell’Ebit dell’11,2% pari rispettivamente a -3,7 e -5,5 milioni.

Anche il 2017 mostra una perdita riconducibile alla contrazione delle vendite e a costi d’implementazione dell’attività, investimenti che pongono le basi per l’ampliamento del giro d’affari e il conseguimento di un utile operativo. Nei primi mesi del 2018, infatti, la società ha acquisito significativi ordini che permetteranno il raggiungimento di economie di scala e, prospetticamente, il conseguimento di risultati soddisfacenti anche in termini di marginalità operativa.

Per quanto concerne, infine, la bottom line, i due esercizi in esame evidenziano una perdita (5,8 milioni nel 2017 e 4 milioni nel 2016), amplificata nell’ultimo esercizio anche da crescenti oneri finanziari pari a 0,3 milioni contro proventi finanziari per 23mila euro nel 2016.

Lo Stato Patrimoniale

Nel corso dei periodi osservati il patrimonio netto è aumentato progressivamente fino al termine del 2017 giungendo a 5,2 milioni, un andamento riconducibile sia a un’operazione di emissione di un prestito obbligazionario convertibile cum warrant prontamente convertito in azioni Energica sia a due operazioni di aumento del capitale sociale per un valore complessivo di 4,2 milioni di euro.

L’indebitamento finanziario netto è aumentato a 4,7 milioni nel primo semestre 2018 dai 3,3 milioni di fine 2017. In particolare, nei primi sei mesi del 2018 la crescita è stata sostenuta dalla minore generazione di flussi finanziari e dall’accensione di prestiti obbligazionari per 800mila euro.

Nello stesso periodo il patrimonio netto è calato a 2 milioni, al fine di supportare la struttura patrimoniale, con una modifica al regolamento del warrant 2016-2021 che ha modificato gli strike price del prezzo di esercizio, passando inoltre da una a due finestre di esercizio l’anno. Il primo risultato di tale modifica, come comunicato dalla Società e come osservabile dal rendiconto finanziario, è stato quello di aumentare il patrimonio netto di circa 280mila euro.

Ratio

I principali indicatori di bilancio esprimono una struttura patrimoniale caratterizzata da una situazione di sostanziale equilibrio nel rapporto tra fonti proprie e di terzi nel biennio 2016/17, accompagnato ad una redditività non significativa propria delle aziende in fase di start-up. Al 30 giugno 2018 si registra un incremento considerevole del rapporto PFN/Patrimonio netto che evidenzia un maggiore squilibrio nell’esercizio in corso.

L’analisi degli indicatori di borsa conferma la duplice natura del titolo, start-up e tecnologico, con una scarsa significatività deiratio tradizionali come il P/E e il P/BV ed una valutazione ottimistica dell’EV/Sales che incorpora ai valori del 2017 una forte fiducia degli investitori sulle prospettive del titolo.

Outlook

Le indicazioni operative esprimono l’individuazione dei paesi target dove focalizzare la crescita del gruppo e dove stringere accordi di collaborazione: Stati Uniti, Nord Europa, Medio Oriente. In particolare, si prevede una forte crescita della rete distributiva, dealer/importer. La crescita più significativa è attesa in Nord America, anche se la società ha consolidato la sua presenza anche in Europa e Medio Oriente e approcciato il mercato africano.

Sul fronte dei costi la crescita dimensionale dovrebbe favorire la realizzazione di economie di scala.

La società ha conseguito il mandato come unico produttore della nuova FEL Enel MotoE World Cup, importante sfida tecnologica e al contempo garanzia di maggiore visibilità. Grazie ai test effettuati dal reparto R&D la società mira a migliorare le prestazioni dei suoi prodotti, mentre il dipartimento Marketing & Sales ha pubblicizzato il marchio attraverso presentazioni commerciali in tutto il mondo.

Gli investimenti volti a conseguire un sistema di ricarica rapida integrato (da 0 a 80% in 30 minuti) dovrebbero incentivare l’utilizzo dei veicoli elettrici. A ciò si aggiungono le aspettative di incremento dei punti di ricarica, in particolare nelle strade preferite dai motociclisti, cofinanziando le installazioni di caricatori dedicati in collaborazione con diverse aziende. La società intende collocare tali strutture in località dove è già presente avendo siglato accordi commerciali. Energica ha inoltre sviluppato, raccogliendo i dati dai principali fornitori di energia elettrica in Italia e all’estero, un’applicazione mobile che fornisce ai motociclisti informazioni in merito al posizionamento dei punti di ricarica. La nuova app fornisce anche una vasta gamma di informazioni aggiuntive utili per i viaggiatori.

Punti di forza

Diversificazione geografica. Energica Motor Company ha siglato accordi commerciali in diverse aree geografiche e in particolare in Europa, Stati Uniti e Medio Oriente. Aree dove i potenziali clienti sono più sensibili alle tecnologie innovative nel settore dei motocicli e in cui il mercato dei motocicli elettrici mostra tassi di crescita più elevati rispetto all’Italia.

Efficace strategia di marketing. La società ha investito consistenti risorse nel marketing che hanno contribuito alla forte crescita del portafoglio ordini nel 2018. Diverse sono state le iniziative (Value Promotion Plan) incentrate sul miglioramento dell’esperienza di guida (Fast Charge Infrastructure Program) e le campagne volte ad incentivare l’acquisto con promozioni di prezzo.

Forte know how. La società ha sostenuto diversi investimenti in R&D per sviluppare i suoi modelli e rendere ancor più soddisfacenti le performance dei suoi veicoli. In particolare, si segnala la costruzione di un nuovo dipartimento dedicato interamente al progetto MotoE, destinato allo sviluppo e alla costruzione delle Ego Corsa, oltre che alla gestione di progetti speciali e fuori sede.

Notorietà/Consapevolezza del marchio. Il background della casa costruttrice modenese è stato ritenuto il migliore per il conseguimento del ruolo di costruttore ufficiale per la Fim Moto-e World Cup 2019, la nuova competizione sostenibile di moto 100% elettriche che inaugura l’inizio di una nuova era per il motorsport a due ruote.

Sostenibilità e funzionalità. Negli ultimi anni si è verificato un sempre maggiore interesse a temi legati alla salvaguardia dell’ambiente che potrebbe essere amplificato dall’introduzione di controlli più restrittivi sulle emissioni dei motori endotermici (ossia quelli a combustione interna). I nuovi veicoli implicano inoltre minori costi di manutenzione e utilizzo (ovvero ricarica).

Punti di Debolezza

Generazione di cassa. Data la fase di start up la società deve ricorrere all’indebitamento per finanziare l’attività. Un ritardo nel conseguimento degli obiettivi reddituali prefissati potrebbe compromettere la crescita e ridurre il vantaggio competitivo della società lasciando spazio a nuovi entranti.

Novità nello stile di guida. I nuovi acquirenti di moto elettriche dovranno abituarsi a uno stile di guida differente da quello tradizionale, per esempio tra i vari aspetti da tenere in considerazione ci sarà la differente rumorosità del motore elettrico rispetto a un classico motore endotermico.

Ritardi nell’installazione di ricariche. Si registra un ritardo nelle ricariche per la batteria sul territorio e questo potrebbe disincentivare l’acquisto di veicoli elettrici.

Opportunità

Mercato in crescita. Il mercato dei veicoli elettrici a due ruote è molto promettente, con tassi di crescita trainati da una varietà di fattori di supporto come: i miglioramenti tecnologici, regolamenti antinquinamento, incentivi fiscali, espansione dell’infrastruttura di ricarica,nuovi stili di vita e curiosità per un’esperienza di guida diversa.

Presenza di pochi operatori. Il segmento di mercato in cui opera Energica Motor Company, chiamato High-Powered Electric Motociclette (HPEM), è caratterizzato dalla presenza di un numero limitato di player ancora impegnati nella fase di prototipazione. In questo contesto Energica Motor Company beneficia di un forte vantaggio competitivo avendo anticipato la concorrenza.

Minacce

Inasprimento del quadro competitivo. Player medio/grandi, proprietari di “brand storici”, potrebbero decidere di investire nella mobilità elettrica e, forti del loro marchio, accentuare la competizione.

Analisi Tecnica

Andamento ribassista per le quotazioni di Energica, caratterizzate da un movimento discendente ben definito negli ultimi due mesi, con un primo tentativo di consolidamento in prossimità dell’area 2,50-2,30 euro.

L’analisi dello storico evidenzia una forte impennata dei prezzi e dei volumi sul finale di giugno 2018 che ha consentito di raggiungere la soglia dei 6 euro, massimo assoluto, per poi avviare una fase neutro-negativa che ha determinato un’oscillazione tra 3,7 e 4,5 euro. La successiva fase discendente è stata sancita dalla rottura del pivot low a 3,21 euro che ha innescato la fase di alleggerimento da parte degli investitori, seppur con volumi decisamente contenuti.

Tecnicamente eventuali movimenti di pull back incontrerebbero a 3,50 euro un’area di resistenza statica mentre in caso di prosieguo della spinta ribassista i successivi livelli di supporto statico sarebbero da individuare a 2,15 e 2 euro.