L’Autorità per l’Energia Elettrica il gas e il sistema idrico (AEEGSI) ha finalmente concesso a Terna l’ammissione del costo di realizzazione del cavo elettrico sottomarino tra Italia e Montenegro alla tariffa agevolata I3. In pratica, viene riconosciuto al gruppo guidato da Matteo Del Fante una remunerazione addizionale del 2% su questo investimento. Lo riporta un articolo di oggi di “MF” che ricorda che l’incentivo era stato bloccato (ma Terna usufruiva, comunque, della remunerazione di base) dopo che i problemi legati alle trivellazioni petrolifere nel tratto di mare croato avevano rallentato lo stato di avanzamento dei lavori.

Con l’ultima delibera, l’Authority presieduta da Guido Bortoni ha, invece, considerato superato il problema e ha sbloccato il massimo incentivo previsto dall’attuale regolamentazione, a patto di ricevere dalla stessa Terna entro maggio le varianti del nuovo progetto d’interconnessione. Stiamo parlando di un elettrodotto lungo 415 km, di cui 390 km sottomarini e 25 km terrestri (15 km in Italia e 10 km in Montenegro), che avrà una capacità totale di 1.000MW suddivisi in due cavi, uno pubblico che entrerà nella RAB calcolata dall’AEEGSI e uno finanziato da privati. Il collegamento elettrico tra l’Italia, nel comune di Villanova, e il Montenegro sarà pronto prima del 2020 e avrà un costo totale superiore al miliardo di euro.
Il progetto di questa importante infrastruttura potrebbe essere tra quelli che saranno cofinanziati nell’ambito dei piano della Commissione dell’Unione Europea da 300 miliardi o nei cosiddetti “Progetti di interesse comune della Ue”.