Mercati – Chiusura debole per l’Europa, Milano la peggiore nell’ottava

Altra seduta in flessione per le borse continentali, allineate nel finale anche all’andamento sottotono di Wall Street. A Piazza Affari, il Ftse Mib archivia la giornata in calo dello 0,5% a 22.092 punti e chiude l’ottava in ribasso del 2,1%, sotto-performando gli altri indici europei.

Nella sessione odierna terminano in negativo anche il Cac 40 di Parigi (-0,3%), il Dax di Francoforte (-0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%), mentre il Ftse 100 di Londra (-0,1%) si posiziona intorno alla parità. Oltreoceano il Dow Jones cede lo 0,3%, lo S&P 500 è a -0,1% e il Nasdaq invariato.

Sul Forex l’euro si colloca lievemente al di sotto di 1,18 dollari, con il biglietto verde penalizzato dalle indagini sulle possibili influenze russe nelle elezioni presidenziali del 2016. Si attendono inoltre novità sul fronte della riforma fiscale, dopo l’approvazione della prima versione presentata alla Camera.

Fra le materie prime il petrolio rimbalza dai minimi della settimana, con Wti e Brent in rialzo di circa due punti percentuali rispettivamente a 56,3 e a 62,5 dollari al barile dopo la debolezza delle ultime sedute. In progresso anche l’oro, in area 1.288 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario il rendimento del decennale italiano si attesta all’1,83%, separato da uno spread con l’omologo tedesco in area 146 punti base.

Sul listino principale di Piazza Affari le vendite penalizzano soprattutto BANCA MEDIOLANUM (-2%), RECORDATI (-1,6%), TELECOM ITALIA (-1,5%) ed ENEL (-1,5%).

Tra i bancari arretrano UNICREDIT (-0,6%) e INTESA (-1,1%), mentre avanza BANCO BPM (+1,1%). Ben intonate anche EXOR (+2%) e FINECO (+1,6%).

Fuori dal listino principale acquisti su MPS (+6,2%). È stata sospesa temporaneamente CARIGE, mentre da lunedì 20 novembre 2017 e fino a successivo provvedimento non sarà consentita l’immissione di ordini senza limite di prezzo sulle azioni ordinarie di CREVAL.